Ultime calcio - Il Tribunale di Milano continua a ribadire che la legge antipirateria deve essere rispettata da tutti i fornitori di accesso alla rete. Dopo Cloudflare, il destinatario dell’ultima decisione – come spiegato dal commissario AgCom Massimiliano Capitanio – è ora il colosso statunitense Google.
L’ordinanza è dello scorso 11 marzo ed è stata emanata nell’ambito di un giudizio instaurato dalla Lega Serie A, che lamentava come Google non rispettasse gli ordini dei blocchi dei siti pirata impartiti da AgCom. Il servizio di Open DNS di Google, infatti, continuava a dare accesso a contenuti già inibiti dalla piattaforma Piracy Shield. Il provvedimento è stato emanato inaudita altera parte, ossia senza bisogno di sentire Google. In ogni caso, il commissario AgCom ha sottolineato che il procedimento andrà confermato con una udienza dove il colosso statunitense potrà portare elementi a difesa del suo comportamento.