Il pareggio contro il Venezia non può essere accettato. Una squadra che vuole dare fastidio, utilizziamo un termine di Conte, deve andare al Penzo e vincere la partita. Non importa come, con quanto possesso palla, tiri in porta o possesso palla. Si tratta di un’occasione sprecata che però non deve autorizzare al catastrofismo considerando sempre, questo non deve mai essere dimenticato, dove è partito questo Napoli e cosa è accaduto nel calciomercato di gennaio.
Nella vittoria contro la Fiorentina della settimana scorsa, una frase di Antonio Conte in conferenza stampa aveva riscosso consensi: “Rimangono 10 finali, cui dobbiamo dare tutto. Dovrò fare delle scelte, senza guardare in faccia nessuno. Chi sta meglio gioca, il sistema migliore verrà utilizzato. Nella grande emergenza, siamo ancora là: questo dimostra la serietà di questi ragazzi e del lavoro che stiamo facendo, Vogliamo rimanere a dare fastidio fino alla fine”. Un concetto per tenere tutti sulla corda in un momento decisivo per le sorti del campionato.
Ieri al Penzo si è rivisto Anguissa dopo un mese. Un rientro importante, non vi è dubbio. L’allenatore ha ritenuto lanciarlo subito nella mischia nelle fasi concitate della gara contro il Venezia. La prestazione di Frank non è stata positiva: la gamba non era (ma non poteva essere altrimenti) quella dei tempi migliori. Per poco non combinava la frittata su un pallone sanguinoso perso al limite dell’area di rigore. Fatti alla mano, la scelta Anguissa subito in campo è apparso un azzardo alla luce delle dichiarazioni ‘contrastanti’ sul tema fatte dallo stesso Conte sette giorni prima. Giusto dire che gioca chi sta meglio, è un concetto sacrosanto come quello di non dover guardare in faccia a nessuno.
Se però si preferisce Anguissa, reduce da un infortunio e logicamente non in condizione senza ritmo gara, ad un Billing che invece è stato utilizzato più di recente, qualcosa non torna. Per carità, sono scelte. Nel calcio non c’è mai la controprova. Se però si dichiara una cosa e nei fatti si propende per un’altra, Conte rischia di tradirsi da solo su certe cose fornendo un assist a chi non vede l’ora di avviare l’opera di demolizione.
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