Per il ritorno a Trabzon di Vahid Halilhodzic, otto anni dopo il primo matrimonio, il presidente Ibrahim Haciosmanoglu aveva fatto le cose in grande: con 51 milioni di euro di uscite, mai il Trabzonspor aveva investito tanto sul mercato, per provare – con un tecnico che aveva appena portato l’Algeria fino agli ottavi del Mondiale – a contrastare le tre potenze di Istanbul. Obiettivo non ancora raggiunto, almeno in campionato: il Trabzonspor – che ieri ha battuto 3-2 il Rizespor – ha otto punti di ritardo dal Besiktas capolista, ma quattro delle ultime cinque partite le ha vinte, senza Halilhodzic in panchina. La sua avventura è finita il 10 novembre, dopo una serie di conferenze stampa al veleno, in cui l’allenatore bosniaco aveva aspramente criticato gran parte dei 21 acquisti estivi, a suo dire «non voluti». Uno dei tanti, è Kevin Constant, che dopo quattro anni tra Chievo, Genoa e Milan, è ripartito dalla Turchia, e da un ruolo – mediano nel 4-2-3-1 del nuovo tecnico Yanal, ex c.t. della nazionale – in cui sta rendendo alla grande. Come il portoghese Bosingwa (già soprannominato «generale»), e come il portiere Kivrak, prima dell’infortunio al ginocchio che lo terrà fuori fino ad aprile.