Il Parma è ad un passo dal fallimento. Prima Ghirardi, poi Manenti sono finiti nel mirino delle accuse, ma dall'altra parte del Mediterraneo c'è chi ha trovato una spiegazione diversa alla crisi del club. In Algeria, in un articolo tra il serio e il faceto, il quotidiano 'Le Competiteur' punta il dito contro l'attaccante del Parma Abdelkader Ghezzal, reo di aver compromesso le sorti del club con la maledizione che si porta dietro dal 2009.
Maledizione? Sì, proprio così. Secondo gli algerini, tutto è cominciato il 7 giugno di sei anni fa, quando Algeria ed Egitto si giocavano la qualificazione ai Mondiali del 2010 allo stadio Mustapha-Tchaker. Ghezzal segnò di testa un goal decisivo e l'antichissima divinità egizia Osiride, guardiano dell'oltretemba, furioso per l'eliminazione, giurò di maledire per sempre l'anima dell'attaccante algerino. Da allora, una serie di sfortunati eventi ha accompagnato tutta la carriera di Ghezzal.
Così, a distanza di sei anni, l'algerino non ha mai più segnato con la maglia della Nazionale. E non solo: ai Mondiali in Sudafrica, si fa espellere dieci minuti dopo essere entrato in campo contro la Slovenia e condanna i suoi all'eliminazione. Lo stesso anno, Ghezzal approda al Siena e la squadra finisce in Serie B. Succede lo stesso l'anno successivo con la maglia del Bari. E in Algeria lo accusano addirittura di aver praticamente passato il malocchio a Messi, dopo averlo solamente sfiorato in una gara tra Levante e Barcellona, dopo la quale la pulce sbagliò un rigore e restò a secco per un mese. Fino ad arrivare all'ultima disavventura, quella che secondo gli algerini avrebbe quasi causato il fallimento del Parma. Chissà cosa ne penserà Ghezzal di tutto questo...