All`evento sono intervenuti anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in videocollegamento; il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia; la senatrice del Pd Valeria Valente, già presidente della Commissione d`inchiesta sul femminicidio; la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi; Gino Cecchettin.
Hanno aderito con un videomessaggio il presidente del Senato, Ignazio La Russa; il presidente della Camera, Lorenzo Fontana; la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella; il presidente del M5S, Giuseppe Conte; la responsabile della segreteria politica e del tesseramento di Fratelli d`Italia, Arianna Meloni; personaggi dello spettacolo e del giornalismo come Carlo Conti, Amadeus, Caterina Balivo, Alessia Marcuzzi, Alfonso Signorini, Myrta Merlino, campioni dello sport come Gianmarco Tamberi e Matteo Berrettini.
“E’ una campagna – ha spiegato Carfagna - capace di parlare a tutti, assolutamente trasversale, centrata su un messaggio molto forte, molto diretto e molto semplice: non ci sono scuse. ‘Mi ha tradito’, ‘Mi ha lasciato’, ‘Mi ha provocato’ sono tutte giustificazioni che non vogliamo sentire più. C’è bisogno di alzare la voce e occorre che lo facciano le istituzioni, la politica, ma anche il mondo dello spettacolo, della musica, dello sport, del cinema, che sono in grado di raggiungere tutte quelle persone che la politica non riesce a intercettare. Vogliamo soprattutto sentire la voce degli uomini, vogliamo che dicano che nessuna scusa può giustificare mai la violenza sulle donne. Di fronte alla strage di una donna uccisa ogni tre giorni non può esserci destra e sinistra, laici e cattolici. Esiste la barbarie contro la civiltà. Questo – ha concluso - è lo spirito unitario che noi dobbiamo recuperare, per far crescere la nostra società, per superare modelli stereotipati del passato, per regalare davvero ai nostri figli un’Italia più libera e più sicura”.