Due ultras del Napoli sono stati arrestati dagli agenti della Divisione investigazioni generali e operazioni speciali della Questura per gli scontri avvenuti in città lo scorso 15 marzo nelle ore antecedenti la partita di Champions League Napoli-Eintracht.
I disordini hanno visto contrapposti in piazza del Gesù centinaia di ultras di entrambe le squadre. Le investigazioni hanno permesso di ricostruire la dinamica degli eventi e individuare gli indagati, provando come gli ultras napoletani abbiano ricoperto un ruolo di corresponsabilità nella devastazione.
Un indagato, appartenente al gruppo Nuova Guardia Curva A, è stato arrestato alle prime ore dell'alba, in zona Poggioreale. Il secondo ultras è stato bloccato dai poliziotti dopo le 10, a Casalnuovo, e appartiene a Sud Curva B. Entrambi sono ai domiciliari.
Le perquisizioni effettuate sono state cinque: oltre ai due arrestati, sono state svolte anche a carico di tre ultras napoletani, appartenenti ai gruppi Mastiffs Curva A, Nuova Guardia Curva A e Sud Curva B. I tre indagati sono a piede libero e sono ritenuti responsabili di aver “lanciato sanpietrini, fumogeni, torce incendiarie ed ogni altro oggetto possibile presente nella pubblica via e negli esercizi commerciali, ponendo in essere molteplici azioni di danneggiamento con conseguente distruzione e incendio di beni e commettendo fatti di devastazione”. Nel corso dei disordini rimasero feriti otto operatori di polizia.
Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate due mazze da baseball e i dispositivi cellulari che saranno sottoposti ad analisi forense. A riportarlo è Rai News.