Napoli - Romelu Lukaku ha nel Cagliari una delle sue vittime preferite. Lâattaccante belga infatti ha segnato infatti ben 6 gol in 7 incontri contro la formazione sarda. Al di là di questo dato, Cagliari vuol dire anche altro per Big Rom. Lâ1 settembre 2019, lâInter espugnò lâUnipol Domus con la rete decisiva del centravanti su calcio di rigore che valse il definitivo 2-1 nerazzurro. Dalla curva cagliaritana piovono offese con tanto di buu razzisti verso Lukaku. Un gesto che scatenò non poche polemiche a fine gara. Lâattaccante denunciò tutto con un post su Instagram:
âMolti giocatori nellâultimo mese hanno subito insulti razzisti. à successo anche a me ieri. Il calcio è un gioco amato da tutti e non dovremmo accettare alcuna forma di discriminazione che possa far vergognare il nostro sport. Spero che le federazioni di tutto il mondo reagiscano con forza su tutti i casi di discriminazione. I social media devono funzionare meglio, così come le società , perché ogni giorno si vedono commenti razzisti sotto i post delle persone di colore⦠Se ne parla da anni, ma non si è ancora fatto nulla. Signore e signori, è il 2019, invece di andare avanti stiamo andando indietro". Quindi l'appello ai colleghi: "In quanto calciatori dobbiamo essere uniti e prendere una posizione su questa questione, per far sì che il calcio resti un gioco pulito e divertente per tuttiâ.
A quella lettera aperta di Lukaku fece seguito il comunicato del Cagliari:
âIl Cagliari Calcio prende con forza le distanze dagli sparuti, ma non meno deprecabili episodi verificatisi alla Sardegna Arena in occasione di Cagliari-Inter. Il Club ribadisce una volta di più l'intenzione di individuare, isolare ed estromettere dalla propria casa gli ignoranti, anche fosse uno soltanto, che si rendono protagonisti di gesti e comportamenti deprecabili e totalmente agli antipodi dei valori che, con determinazione, il Cagliari Calcio porta avanti in ogni singola iniziativa. La Società non accetta che si possa minimizzare quanto accaduto, ribadisce gli alti contenuti morali della sua gente, quella che alberga in tutti i settori dello stadio, ma respinge fermamente ogni accusa infamante e sciocchi stereotipi che non possono assolutamente essere indirizzati verso i tifosi del Cagliari e il popolo sardo. Piena solidarietà a Romelu Lukakuâ.
Successivamente ci fu anche un comunicato della Curva Nord dellâInter che praticamente derubricò i buu razzisti dei cagliaritani come una forma di sostegno per aiutare la propria squadra in quel momento:
"Ciao Romelu, Ti scriviamo a nome della Curva Nord, si i ragazzi che ti han dato il benvenuto appena arrivato a Milano. Ci spiace molto che tu abbia pensato che quanto accaduto a Cagliari sia stato razzismo. Devi capire che lâItalia non è come molti altri paesi europei dove il razzismo è un VERO problema. Capiamo che ciò è quello che possa esserti sembrato ma non è così. In Italia usiamo certi âmodiâ solo per âaiutare la squadraâ e cercare di rendere nervosi gli avversari non per razzismo ma per farli sbagliare".