Ultime notizie Serie A - Domenica sera, 2 febbraio, la trasmissione Rai Report approfondirà il "caso Inter", con numerose "puntate" da scrivere. "L'Inter non può fallire", il titolo dell'inchiesta della trasmissione, Report poi fa notare che il caso del club nerazzurro sarebbe ben più grave del "crack Parmalat". Il tutto condito dalle dichiarazioni di La Russa, seconda carica dello Stato, che ha detto che l'Inter "non può essere trattata come tutte le altre aziende".
Oggi l'Inter appartiene a un fondo americano, Oaktree. Il gruppo cinese degli Zhang ha lasciato il timone perché non era in grado di restituire un prestito di 360 milioni. Ma anche allâInter sono state concesse deroghe che non valgono per altre aziende. Domenica, 20.30, #Rai3 pic.twitter.com/AM0axHrcdQ
â Report (@reportrai3) January 31, 2025
Insomma, domenica sera, 2 febbraio, riflettori puntati sulla nuova puntata di Report, che investe lâInter e il fondo Oaktree, subentrato al gruppo guidato da Steven Zhang. Dalle anticipazioni fornite dalla trasmissione di Sigfrido Ranucci al cuore dellâinchiesta, fino alle divisive dichiarazioni rilasciate dal presidente del Senato, Ignazio La Russa. Una volta acquisito il materiale della puntata, è attesa anche la replica del club e del presidente Beppe Marotta nei prossimi giorni. Libero scrive:
Dal fatidico 19 maggio 2024, che ha segnato la fine dellâera Zhang, alle nubi che si addensano attorno agli ultimi movimenti di Oaktree, per unâInter che presentava un maxi debito al momento del âpassaggio di proprietà â. Domenica prossima, 2 febbraio, focus del programma condotto da Sigfrido Ranucci sulle presunte infiltrazioni mafiose nella Curva Nord dellâInter e su quelli che è possibile definire âsegreti finanziariâ del club campione dâItalia.
La versione del Ministro dello Sport, Andrea Abodi, e la risposta piccata del numero uno della FIGC, Gabriele Gravina, a margine del caso Inter e del fondo americano che gestisce la società nerazzurra. Allâepoca, il gruppo Zhang aveva lasciato il timone dopo non essere riuscito a restituire un prestito di 360 milioni, ma a non convincere sono le deroghe concesse al club nei giorni del passaggio di testimone. Deroghe che non sono state certe concesse ad altre aziende.
âQui ci sono in ballo le emozioniâ, aveva detto nei giorni scorsi il presidente del Senato Ignazio La Russa, da sempre grande tifoso dellâInter. Ma il quesito di Report, unitamente ad alcuni esperti del settore economico-finanziario, risulta legittima: i bilanci si fanno con le emozioni? Ed è qui che torna di moda la parola âchiarezzaâ, che in questi casi fa rima con âtrasparenzaâ.
Emozioni che, secondo La Russa, âvanno gestite con una sensibilità diversa da qualunque altra attività imprenditorialeâ, ma con regole NOIF da rispettare e da applicare. Chi è chiamato a monitorare tali passaggi? La Covisoc, ente di controllo commissariato dal Governo Meloni allâalba della scorsa estate, con lâobiettivo di sostituire tale organismo con unâagenzia terza per il controllo dei costi e dei bilanci dei club professionistici.
Unâorganizzazione voluta fortemente dal Ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha fatto chiarezza sulla posizione del governo, che presenta una visione opposta a quella del presidente della Federcalcio Gravina: âDovremo dimostrare che una commissione terza, indipendente ed esterna al sistema, possa da un lato rispettare lâautonomia delle decisioni e dallâaltro garantire una maggiore efficienza. E questo non vale solo per i controlli diretti allâequilibrio economico-finanziario, ai corretti adempimenti, ma anche alla struttura proprietaria dei club, che deve arrivare fino al beneficiario finaleâ.
E poi ha aggiunto: âDeve esserci trasparenza. Se ne sentiva il bisogno, perché câè una norma interna alla Federazione, ma probabilmente non câè stata unâapplicazione della norma sistematica e trasparente, che possa mettere tutti dentro questa scatola che deve essere di vetroâ.
Sempre ai microfoni degli inviati di Report, è arrivata la risposta di Gabriele Gravina ad Andrea Abodi e a chi ha provato a mettere in dubbio serietà e trasparenza della Covisoc: âLe decisioni della Covisoc, â dice il presidente della FIGC â che sono state impugnate presso organi terzi come TAR e Consiglio di Stato, hanno sempre dato ragione alla Covisocâ, ha sottolineato con orgoglio.
E sul caso Inter, ha precisato: âMolte volte si confonde il debito del club con il debito che è in capo al soggetto titolare della partecipazione societaria. Il problema non è il debito, il problema è vivere le condizioni di poter soddisfare il proprio debitoâ.