Domani si gioca Juventus-Napoli e per Antonio Conte sarà come tornare a casa. Proprio sulle origini "torinesi" dell'allenatore del Napoli si concentra l'edizione odierna del quotidiano Il Mattino che ricorda l'arrivo di Antonio Conte a Torino nel 1991, quando lui era appena un ragazzo.
Alla città di Torino è rimasto sempre legato, "tanto è vero che la sua famiglia vive ancora lì. A due passi da quella che è stata la sede storica della Juventus in Corso Galileo Ferraris. Non si è mai voluto spostare e alla fine ha avuto tutte le ragioni di questo mondo. A partire da quelle del cuore. Elisabetta Muscarello è passata dall’essere sua vicina di casa a sua moglie: motivo in più per essere innamorati di quel quartiere".
Il Mattino ricorda anche di quando Conte, ancora calciatore, era assiduo frequentatore di "Angelino", il ristorante preferito dai calciatori della Juve, che in quegli anni era un vero e proprio punto di ritrovo per lo spogliatoio bianconcero. Poi da allenatore aveva aperto perfino un locale in città.
In quel periodo aveva aperto anche un locale (“One Apple”) che in poco tempo era diventato uno dei posti di maggiore tendenza della città: ristorante fusion con cocktail bar. Ma il lavoro (di allenatore) ha sempre avuto la precedenza assoluta.
Insomma, Antonio Conte è a tutti gli effetti diventato un "cittadino" di Torino, "ecco perché domani per Antonio sarà certamente una partita speciale, perché tornerà in quella città dove solitamente arriva per trascorrere qualche ora di pace e serenità in compagnia della sua famiglia. Emozioni contrastanti e certamente forti si alterneranno nel suo cuore".