Il match col Verona è ormai alle porte. Non ci saranno ex in campo, sia da un lato che dall'altro. L'unico grande ex è Riccardo Bigon. I migliori anni della sua carriera sono quelli passati a Napoli, per cui, il suo nome sarà sempre associato al club partenopeo. Lo scorso giugno, si è seduto alla sua scrivania e ha buttato giù due righe: con una lettera d’addio, ha salutato la società e i tifosi prima di accettare la corte dell’Hellas Verona, società alla quale si è legato per tre stagioni.
Leggendo tra le pagine dei ricordi, si può giungere anche a quella relativa al suo arrivo a Napoli. Nel 2009, dopo l'ennesima sconfitta in casa, De Laurentiis diede il ben servito sia a lui che a Roberto Donadoni, rimpiazzandoli con una coppia affiatata dati i trascorsi felici a Reggio Calabria: Bigon e Mazzarri, che fecero il proprio esordio nel club di De Laurentiis.
Ogni ciclo giunge al termine. Bigon si è accorto, lo scorso giugno, che anche il suo al Napoli era finito. La scelta di rimanere vicino alla famiglia e la voglia di fare nuove esperienza. Il Napoli gli ha dato tanto e viceversa: le notti di Champions, le due Coppe Italia, la Supercoppa. Il Napoli è cresciuto e maturato tanto, sia in mezzo al campo con l'aiuto di Sarri, che in termini finanziari.
Domenica, quando al Bentegodi ci sarà il Napoli e al suo posto Cristiano Giuntoli, Bigon vivrà sensazioni abbastanza particolari. Una creatura, il Napoli, che è anche un po' ancora sua ed ora è diventata avversaria.