“Sergio Conceicao sarà il nuovo allenatore del Napoli”. Era maggio 2021 quando, dopo il divorzio da Rino Gattuso, il presidente Aurelio De Laurentiis sembrava aver scelto l’allora allenatore del Porto per guidare il Napoli. Per una notte, o giù di lì, Conceicao è stato davvero l’allenatore del Napoli. De Laurentiis, dopo la beffa del pari interno con il Verona che non fece qualificare gli azzurri alla Champions League, sembrava aver puntato dritto sul portoghese tanto che molti media autorevoli diedero l’accordo praticamente per chiuso con tanto di presentazione ufficiale. Conceicao aveva il biglietto dell’aereo pronto con destinazione Capodichino salvo poi conservarlo, o magari gettarlo nel cestino dopo l’ennesimo colpo di teatro di ADL.
Il mancato arrivo dell’attuale tecnico del Milan fu una ‘fortuna’ per il Napoli perché alla fine si decise di puntare su Luciano Spalletti che De Laurentiis ebbe già modo di incontrare molti mesi prima. Il tecnico toscano disse no all’idea di subentrare in corsa, ma non chiuse le porte per un ingaggio da giugno in poi. Alla fine arrivò Spalletti che ha regalato il terzo scudetto della storia al Napoli. Un traguardo impensabile in quel periodo. Su quel trionfo c’è anche la firma di Conceicao: quel dietrofront di De Laurentiis ha fatto la storia recente del club. Ironia del destino, lo scenario si ripresenta anche nell’estate 2023 quando le strade di Spalletti ed il Napoli si dividono. Anche in quel caso c’era Conceicao nel casting presidenziale, ma non si concretizzò così come la prima volta. De Laurentiis poi scelse Rudi Garcia.