Oltre il rettangolo verde, si scorgono i rischi legati ad un confronto assai delicato sotto il profilo dell’ordine pubblico. Nel corso della gara d’andata, tra Napoli e Dinamo Mosca, si registrarono diversi incidenti all’esterno dello stadio che portarono al ferimento di un tifoso russo e all’arresto di un ultras partenopeo, reo di aver preso parte agli scontri e immediatamente riconosciuto dagli organi preposti perché già sottoposto a d.a.s.p.o. L’accoglienza, per gli ospiti, non fu delle più educate e per il match di stasera, è facile aspettarsi sconvenienti e pericolose vendette. I sostenitori partenopei che riempiranno le tribune dell’”Arena Chimky” , saranno meno di cento. Un numero piuttosto esiguo dovuto alle difficoltà logistiche a agli alti costi legati alla trasferta. Una rappresentanza “debole”, che potrebbe dunque prestarsi al “riscatto” dei sostenitori della Dinamo che non hanno evidentemente gradito e dimenticato quanto successo a Napoli. Intemperanze che hanno spinto il Prefetto di Napoli, la dottoressa Gerarda Pantalone, a chiudere parzialmente la curva in vista del match con l’Atalanta: il settore, infatti, sarà accessibile solamente per gli abbonati. L’episodio allunga la triste serie europea inaugurata quest’anno: problemi sempre e ovunque, a cominciare dalla gara con lo Slovan Bratislava, fino al doppio confronto con i turchi del Trabzonspor. Sembra quasi che l’obbligo di dover rinunciare alle trasferte italiane, legato al “no” alla tessera del tifoso pronunciato dalle ali più calde del tifo partenopeo, abbia spinto le frange estremiste a cercare costantemente lo scontro fisico con le tifoserie europee, pur non sussistendo “ragioni” legate a rivalità sportive o campanilistiche. E stasera, la storia, rischia di ripetersi.