Nei piani della vigilia Ezio Simonelli oggi sarebbe stato eletto presidente della Lega Serie A. Ma non è andata così, come racconta Il Napolista. Sembrava che potesse contare sui 14 voti necessari, invece non ce l’ha fatta per un voto. A scompaginare i piani è stato Claudio Lotito, presidente della Lazio e vicino al patron del Napoli Aurelio De Laurentiis.
Lotito "ha presentato all’assemblea il parere di Natalino Irti insigne giurista, accademico dei Lincei, è stato anche nel consiglio d’amministrazione dell’Iri. Secondo il parere di Irti, Simonelli – una volta eletto – sarebbe risultato ineleggibile a causa di suoi conflitti d’interesse che sarebbero rimasti anche nel caso in cui avesse lasciato determinati incarichi. Parere che ieri Lotito ha provveduto a inviare a tutti i club".
Simonelli ricopre incarichi quale consigliere o membro del collegio sindacale in società quotate e non (Arnoldo Mondadori Editore, Recordati, F2i SGR, Mediaset, Sisal, Federlegno, Klepierre management, Elettronica società di distribuzione commerciale a responsabilità limitata, Branchini associata, Vortice, Engie, Gosen Immobiliare, Intraco, Italian Shopping Centre Investement, Wings of Hermes, Argento Vivo, Amco).
Lotito "ha prefigurato lo scenario di ineleggibilità che avrebbe esposto la Lega Serie A all’ennesima figuraccia. I club del Nord, convinti di avere comunque i numeri, hanno voluto ugualmente votare. Per ora, Lotito De Laurentiis e Casini possono dirsi soddisfatti. I club del Nord vicini a Gravina decisamente meno".