Il primo dubbio è sorto alla lettura delle formazioni: la voce di Decibel Bellini ha presentato tutti i calciatori seduti in panchina chiamandoli per cognome, escluso uno. "Con il numero 91...Duvan!" ed il pubblico, di rimando, "Zapata!". Un meccanismo che vale per i titolari, ma non per le riserve. Si è sbagliato lo speaker del San Paolo? No, ma il dubbio permane. Anche la distinta ufficiale presenta la dicitura Duvan e non Zapata, così come la maglietta da gioco ammirata dallo stesso De Laurentiis all'interno dello spogliatoio nel prepartita.
La ragione di tutto questo? Potrebbe essere dettato dal fatto di voler diversificare Duvan Zapata da un altro...Zapata all'interno della Serie A, il Cristian difensore del Milan. Zapata non è l'unico doppione in campionato, viste anche le altre coppie Alvarez-Berardi- Fernandez-Gomez-Gonzalez-Kone-Longo-Lopez-Rafael-Rodriguez-Sansone-Taider.
Eppure, escludendo alcuni casi (Juanito Gomez del Verona, Maxi Lopez del Catania, Gonzalo Rodriguez della Fiorentina) tutti gli altri hanno lo stesso cognome sulla maglietta. Duvan Zapata completa questo insolito quartetto. Un altro precedente è quello di Kevin-Prince Boateng, ceduto dal Milan allo Schalke 04: in rossonero, vista anche la contemporanea presenza di Kingsley Boateng, il ghanese ha sfoggiato sulla maglia il secondo nome Prince piuttosto che il cognome Boateng. Le stranezze del campionato, non trovate?