Nell'edizione odierna del Fatto Quotidiano, la luce si è focalizzata su quelli che sono i rapporti tra Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, e Giovanni Carnevali, direttore generale del Sassuolo. Il dirigente neroverde è fondatore della società Master Group Media che si occupa dell'organizzazione di cerimonie nel mondo dello sport in ogni federazione, con un fatturato da circa 12 milioni di euro. Sono noti i rapporti di amicizia tra i due dirigenti, con Carnevali che è stato testimone di nozze al matrimonio di Marotta e con quest'ultimo che ha assunto la figlia del direttore neroverde nell'area marketing della Juventus. Senza, ovviamente, dimenticare l'andirivieni di giocatori sull'asse Sassuolo-Juventus.
Ma non solo. Già, perché la Master Group di Carnevali è titolare dei “diritti promo pubblicitari e delle attivitità di pubbliche relazioni” per la finale di Coppa Italia all'Olimpico di Roma. Per intenderci, è la società che allestisce il palco, fa cantare l'inno di Mameli e affida la coppa ai vincitori. Lo stesso discorso, poi, varrà anche per la festa scudetto che si terrà a Torino per celebrare lo scudetto della Juventus. Detto ciò, è circa un decennio che la Master Group svolge questi servizi per la Lega ed è qui che i colleghi del Fatto Quotidiano pongono il quesito più importante e, allo stesso tempo, allarmante:
"Il dirigente più esposto di una squadra di Serie A può lavorare per la Lega che rappresenta anche il Sassuolo e per la Figc che rappresenta anche la Lega e dunque anche il Sassuolo? Qui o c’è un odorino di conflitto di interessi o c’è una gigantesca coincidenza. Con Carnevali si propende per la seconda ipotesi. Master Group è il plenipotenziario dell’immagine della Lega pallavolo femminile. Dov’è la sede della Lega? Nello stesso palazzo milanese di Master Group Sport. Vabbè, coincidenze”