Ecco il commento dei colleghi di Goal.com sul Napoli dopo l'ennesimo passo falso:
Il pensiero che nei prossimi giorni assillerà Benitez ed il suo cuscino si concentrerà sui motivi di quei 9 punti di distacco dalla Roma. Qualcun altro invece non riuscirà a dormire con la disarmante consapevolezza cheNapoli ed il peggior Milan degli ultimi trent'anni sono tra loro distanti solo 6 punti.
A dimostrazione che a volte basta solo cambiare il punto d'osservazione e le cose possono apparire addirittura peggiori. Qualora qualcuno non si fosse ancora accorto di quanto la situazione inizi a diventare davvero preoccupante.
Una chiave di lettura che finisce per rendere ripetitiva e dunque superflua ogni ulteriore disamina tecnico-tattica sui pasticci che questa squadra è in grado di sfornare. Sono crollati anche gli ultimi alibi a difesa di quel "rafaelismo" più fondamentalista di qualsiasi religione.
Errori arbitrali, sfortuna, impegni ravvicinati, rinnovi contrattuali rinviati a data da destinarsi: ogni forma di scusante diventa argomento stucchevole quando la sconfitta arriva addirittura contro la seconda in classifica che da mesi ha il rendimento di una neopromossa. E che vince con la più classica delle vittorie all'italiana
Non si riescono a trovare ulteriori giustificazioni quando si conta la quarta disfatta nelle ultime quattro trasferte, il che vuol dire media da retrocessione. Le critiche al tecnico su argomenti ormai quasi folkloristici - in città si tenta la fortuna al lotto scommettendo sui minuti delle sue sostituzioni - rischiano inoltre di provocare solo sbadigli, tenuto conto che con tutta probabilità lo spagnolo lascerà a fine stagione. E che nessuna opinione potrà influenzare le tesi di Rafa.
Da qui a giugno sulla panchina azzurra ci sarà lui, tanto vale non soffermarsi ulteriormente su contraddizioni tattiche e scelte discutibili di uomini e ruoli. Piuttosto meriterebbe un'analisi specifica la mancanza di una dirigenza che faccia da collante tra l'area tecnica e la proprietà. Un ruolo che lo stesso Bigon ha sempre evitato di interpretare con quell'autorità necessaria, vuoi per mancanza di investitura, vuoi per limiti d'esperienza.
I numeri (impietosi) del campionato spostano inevitabilmente l'attenzione alle prossime notti di Coppa: Lazio e Wolfsburg sono quel tipo di partite che possono cambiare in un senso o nell'altro il bilancio di una stagione. Tra la gloria e il fallimento il passo è breve. A Napoli ancora meno.