"Procederò per le vie legali per accertare le responsabilità della Uefa, e la posizione dei signori Platini, Collina, Moen, nei gravi fatti che hanno determinato il risultato della semifinale di andata di Europa League Napoli-Dnipro". Il clamoroso annuncio arriva in una intervista rilasciata dall'avvocato Michele Marra al giornalista Emanuele Cammaroto. Il gol in fuorigioco e la beffa subita dal Napoli potrebbero, dunque, clamorosamente finire in un'aula di tribunale. Marra è il legale napoletano che non fa sconti sui "misfatti" arbitrali e in passato ha denunciato Mazzoleni per l'arbitraggio a Pechino della Supercoppa 2012 Napoli-Juventus e poi Tagliavento per il recente match tra le due stesse squadre lo scorso gennaio, sempre per episodi a danno della formazione partenopea. "Il mio studio legale stra predisponendo una corposa documentazione nei confronti della Uefa - afferma l'avv.Marra -. Lo scandaloso gol convalidato al Dnipro conferma l'atavica carenza di nitidezza nel panorama del calcio. Errori così grossolani difficilmente sono ascrivibili alla buona fede. A mio avviso è necessario andare a fondo alla vicenda al fine di verificare il motivo reale di ciò che sembra essere un accanimento contro il Napoli Calcio. Il fastidio per i vertici Uefa di avere il Napoli tra le regine d’Europa appare tanto grande che il gol in fuorigioco sembra rappresentare quasi una sorta di liberazione da un "imbarazzo". I signori Platini e Collina non possono chiamarsi fuori dalle responsabilità per quanto avvenuto in data 7 maggio scorso allo stadio San Paolo. Si ravvisa, altresì, la gravità della mancata sospensione dell’arbitro, signor Moen, e dei suoi collaboratori dalla Uefa. La giurisprudenza parla chiaro e non si interpreta, ed al capitolo "Tutela del calcio", della Uefa si legge testualmente: ”Anche gli arbitri hanno la responsabilità di proteggere il calcio applicando con rigore le Regole del Calcio, proteggendo l'immagine del calcio punendo le condotte scorrette, tutelando i calciatori da entrate che potrebbero mettere in pericolo la loro incolumità, e intervenendo, tra le altre cose, contro i tentativi di intimidazione degli arbitri o episodi di protesta in massa. Inoltre, hanno il potere di prendere provvedimenti forti in caso di condotta razzista da parte degli spettatori". "Ebbene - conclude Marra - anche gli arbitri devono perdere il posto di lavoro e gli emolumenti, quando con condotta scandalosa non vogliono vedere due calciatori in fuorigioco due metri avanti ai difensori. La condotta in frode di legge deve perseguirsi per il bene del calcio. A Kiev temo, e spero vivamente di sbagliarmi, che il Napoli possa essere eliminato da ulteriori episodi anomali. Va alzato, pertanto, il livello di sicurezza per scongiurare un'altra frode sportiva ai danni del napoli. Far andare il Dnipro in finale non per leali meriti sportivi ma per altri motivi sarebbe inaccettabile".
GUARDA IN ALLEGATO IL DURO SFOGO DI DE LAURENTIIS CONTRO PLATINI