di Dino Viola
Prima non prenderle. Una filosofia che si scontra col bel gioco il più delle volte. Ma una delle qualità messe in mostra dal Napoli nelle ultime otto partite di campionato, è proprio quella di riuscire a coniugare un calcio divertente con una solida difesa. Infatti, di questo Napoli corretto e riveduto in corsa d’opera sorprende l’ottima organizzazione difensiva, da tempo punto debole che minava qualsiasi ambizione. Se il potenziale offensivo è sinonimo di spettacolo, adesso il reparto arretrato sembra dare maggior sicurezza all’intera squadra e buone dosi di autostima.
DIFFICILE NEGARE MERITI al lavoro del tecnico e al sudore di chi va in campo: specie se a testimoniarlo sono i numeri. Il cambio modulo rappresenta uno spartiacque, riconosciuto da tutti. Non solo in termini di risultati raggiunti ma rappresenta soprattutto la svolta per la fase difensiva. Spulciando tra le statistiche ci si accorge che col passaggio al 4-3-3, ci sono stati meno pericoli dalle parti di Reina: gli avversari arrivano pochissime volte a concludere e a sporcare i guanti dello spagnolo.
IL DATO SORPRENDENTE che emerge dai numeri è il seguente. Col 4-3-1-2, in tre partite sono stati subiti 12 tiri nello specchio della porta con Empoli, Samp e Sassuolo. Lo stesso numeri di tiri in porta (12) che il Napoli ha subito col 4-3-3 ma in 8 partite contro Milan, Juventus, Fiorentina, Lazio, Genoa, Palermo, Chievo e Carpi.
Merito di una maggiore partecipazione corale alla fase passiva, ottenuto non solo col cambio di modulo ma grazie anche alla crescente condizione fisica. Tutti fattori che hanno contribuito ad aumentare la percentuale di possesso palla degli azzurri partita dopo partita. Dettare i propri ritmi con un possesso palla significativo, crea le basi per produrre un buon numero di palle gol e nel contempo riduce anche quello degli avversari nell’arco dei 90 minuti.
Nelle prime tre gare disputate col 4-3-1-2 il Napoli non superava la soglia del 59% di possesso. Nelle successive otto partite e col nuovo modulo, gli azzurri non hanno superato quella soglia solo in casi in cui la partita era particolarmente tesa ed ostica come contro Juventus e Fiorentina. Così si passa dal 58% della sconfitta col Sassuolo con ben 6 tiri al passivo, al picco del 72% col Carpi o del 67% col Palermo con zero tiri in porta per Reina.
TIRI IN PORTA SUBITI E POSSESSO PALLA COL 4-3-3
Genoa-Napoli, 1 tiro in porta subito e 61% possesso palla.
Napoli-Palermo, 0 tiri in porta e 67% possesso palla.
Chievo-Napoli, 1 tiro in porta e 66% possesso palla.
Napoli-Fiorentina, 3 tiri in porta e 47% possesso palla.
Milan-Napoli, 2 tiri in porta e 61% possesso palla.
Napoli-Juventus, 3 tiri in porta e 54% possesso palla.
Carpi-Napoli, 1 tiro in porta e 72% possesso palla.
Napoli-Lazio, 1 tiro in porta e 64% possesso palla.
TIRI IN PORTA SUBITI E POSSESSO PALLA COL 4-3-1-2
Empoli-Napoli, 2 tiri in porta e 59% possesso palla.
Napoli-Samp, 4 tiri in porta e 59% possesso palla.
Sassuolo-Napoli, 6 tiri in porta e 58% possesso palla.
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