Non ci fossero stati Kalinic e Bernardeschi - verrebbe da dire - Matias Vecino avrebbe guadagnato la palma di rivelazione viola. Del resto, c'è molto dell'uruguaiano nel secondo posto della Fiorentina: non tanto in termini di gol (ancora a secco nel tabellino marcatori) quanto di sostanza, geometria e forza fisica. Il centrocampista che voleva Paulo Sousa ad inizio stagione, capace di compiere entrambe le fasi con naturalezza. Non è un caso se, sul finire dell'estate, il Napoli ci aveva provato: (almeno) 12 milioni di euro per assicurare a Sarri il suo ex giocatore all'Empoli. Risposta negativa da parte di Sousa, con relativa porta chiusa da parte della Fiorentina. Un plauso, dunque, al portoghese che è stato ripagato con prestazioni dall'alto rendimento da cui tutta la squadra ha tratto giovamento. Tredici presenze in campionato, cinque in Europa League e una in Coppa Italia. Uno score ben la di là delle aspettative, che hanno di fatto alzato ancora di più il valore del giocatore. Tanto che proprio il Napoli starebbe pensando a lui per gennaio, aumentando l'offerta. Ancora una volta. Così come ancora una volta - probabilmente - arriverà il "no" di Sousa. Per puntare in alto servono i migliori, e Vecino è uno di quei giocatori che rientra di diritto nella categoria. Lo riferiscono i colleghi di FirenzeViola.it