La data l’ha cerchiata in rosso: il 22 novembre 2016 ci sarà Siviglia-Juventus e Francesco Contaldo, il primo italiano ad entrare nella cantera del Siviglia a soli quattordici anni, trequartista, nato a Castellammare e cresciuto nella Virtus junior Napoli, lo sa bene. EÌ arrivato soltanto a Ferragosto e a Il Mattino racconta: "Dicono che sono un ragazzo del sud e per questo mi hanno accolto subito come uno di loro. A scuola tutto bene. Sono un po’ vispo ma porto i risultati a casa ed in societaÌ e questo eÌ l’importante. Si studia tanto ma so che eÌ necessario e mi piace. Sirigu? Sorridevamo pensando che fossimo i soli due italiani nel Siviglia ma entrambi ci troviamo molto bene. Ad oggi non tornerei mai in Italia qui mi trovo benissimo anche se seguo il Napoli e adoro Mertens e Callejon. Andare allo stadio eÌ una gioia, cosiÌ come non ci perdiamo mai l’arrivo del pullman della squadra che passa in un corridoio di tifosi prima di entrare allo stadio. Mi hanno applaudito a scuola quando ho detto che giocavo nelle giovanili del Siviglia. CosiÌ come nello spogliatoio quando sono tornato da un infortunio per una botta alla schiena. EÌ stato bellissimo". Ora il sogno da realizzare: "Fare il raccattapalle nella partita con la Juventus..."