Nonostante gli azzurri siano in netta ripresa, il San Paolo continua ad avere parecchi spazi vuoti. Sabato scorso contro la Roma c’erano 30.157 spettatori, meno addirittura del match col Chievo del 14 settembre scorso, quando sugli spalti erano in 35.251. Si fosse giocata l’anno scorso, la gara con i giallorossi sarebbe stata vista perlomeno da 55mila spettatori. Certo, contro la Roma c’era un po’ di tensione alla vigilia per quanto riguarda l’ordine pubblico e il rincaro dei prezzi non ha certo aiutato la prevendita a decollare, ma la partita contro i giallorossi era ricca di significati, tra cui la memoria di Ciro Esposito, e meritava una cornice più entusiasmante. Le cose non miglioreranno nemmeno domani, quando il Napoli scenderà di nuovo in campo al San Paolo contro lo Young Boys per la quarta giornata del girone I di Europa League. Fino a ieri sono stati staccati circa 8mila biglietti per il confronto con gli svizzeri. La fase a gruppi della seconda manifestazione continentale per importanza, di per sé ha poco appeal, però nella passata stagione, per il ritorno dei 16esimi contro lo Swansea al San Paolo il 27 febbraio 2014, a Fuorigrotta c’erano 31.121 spettatori per il primo match interno della stagione in Europa League del Napoli, ingiustamente retrocesso dalla Champions. Certo, la fase a eliminazione diretta ha sempre un richiamo maggiore, però la forbice tra i paganti che ci saranno domani e quelli visti nove mesi fa è davvero molto ampia. Dopo il successo contro la Roma in città è tornato l’entusiasmo, anche perché per il campionato dei partenopei si stanno aprendo scenari insperati sino a poche settimane fa, ma la squadra deve impegnarsi ancora per riportare il grande pubblico al San Paolo. Nella stagione in corso si è avuta una buona cornice di pubblico soltanto nella partita interna dei preliminari di Champions contro l’Atletico Bilbao del 19 agosto scorso, quando lo stadio fu affollato da 49.872 spettatori. Il mancato accesso alla fase a gironi della Coppa Campioni, conseguenza dalla debacle in Spagna nella gara di ritorno è una delle cause principali della fuga dal San Paolo. A questo si aggiunge il mercato al risparmio del presidente Aurelio De Laurentiis, che invece di rinforzare l’organico a disposizione del tecnico Rafa Benitez, l’ha leggermente indebolito ed ecco spiegati i motivi per i quali i tifosi del Napoli continuano ad allontanarsi dagli spalti, nonostante gli azzurri siano in netta ripresa. Nella prima gara di Europa League nella stagione in corso contro lo Sparta Praga del 18 settembre a Fuorigrotta c’erano 14.933, l’obiettivo è quantomeno superare quella quota. In un giorno e mezzo di vendita di tagliandi è difficile, ma non impossibile. Benitez e i calciatori meriterebbero di vedere un San Paolo più pieno, soprattutto alla luce degli splendidi risultati e delle prestazioni emozionanti contro Verona (6-2) e Roma (2-0) in casa e Atalanta in trasferta (1-1).