Di seguito, l'editoriale di Michele Criscitiello per Tuttomercatoweb.com, dedicato alla vittoria della Juventus sul Napoli: "Per 88 minuti abbiamo capito di che pasta siamo fatti in Italia. Giustamente conta solo il risultato, tatticamente siamo dei fenomeni ma lo spettacolo è meglio andarlo a vedere al cinema o al circo. Juventus-Napoli è stato il trionfo di Carlo Conti. Lo abbiamo preso in giro quando lunedì propose di vedere il Festival e di registrare la partita e, invece, quasi quasi preferivo le gaffe di Gabriel Garko e lo spacco di Madalina Ghenea. Caressa e Bergomi sono due fenomeni. Pur di far passare il big match come bello e avvincente spiegavano che era il trionfo della tattica e la strategia di non perdere di entrambe faceva sì che quella partita di Torino non passasse da supersfida a noia mortale. Il brutto primo tempo è stato salvato solo dalla prodezza di Bonucci. Nella ripresa, per fortuna, mi funzionava la macchinetta del caffè altrimenti il divano si sarebbe impadronito di me. Ha vinto la Juve ma non meritava. Ha vinto la Juve perché è una vecchia signora bisbetica che, prima di farsi portare via la borsetta, prende a bastonate. Il Napoli ci ha provato e, sinceramente, per lo spettacolo che avrebbe offerto, avremmo preferito lo scudetto a Napoli. Se avesse vinto il tricolore, Sarri avrebbero festeggiato per un anno. Fuochi, coreografie e sfilate infinite. Sai che spettacolo. La Juventus è abituata a vincere e con l'ennesimo tricolore in tasca festeggerà 20 minuti e poi penserà a fare una squadra ancora più forte. Sto dando per scontato che lo scudetto finisca di nuovo a Torino. Un po' perché se prima il futuro della Juventus dipendeva da altri adesso dipende solo dai bianconeri. La squadra di Allegri, una volta firmato il sorpasso, difficilmente perderà la borsetta per strada dopo averla difesa a denti stretti. Pensate che ad inizio campionato Allegri sembrava fuori dai giochi. Oggi, dopo 15 partite vinte consecutive, è primo e deve guardarsi solo dal Napoli. Gli azzurri, comunque andrà , devono essere orgogliosi. Perché la Champions è un trionfo e perché a Torino non hanno vinto, per 90 minuti, i più forti ma i più maturi. A Napoli fanno gli scongiuri, ma sanno bene che questi sono treni che nella vita passano poche volte. E' giusto che i tifosi e la squadra continuino a crederci, ma le possibilità si sono abbassate drasticamente. Non è il punto che fa la differenza e non è neanche la parità negli scontri diretti. Il calendario favorevole alla Juve, la caparbietà dei bianconeri e il possibile contraccolpo del Napoli sono elementi che potrebbero fare la differenza. Sarri e Giuntoli hanno seminato benissimo, non alzeranno facilmente bandiera bianca, ma oggi abbiamo apprezzato che qualcuno ha dato del filo da torcere alla Regina d'Italia. Il Napoli, tuttavia, per diventare grande del tutto deve ripartire anche dal settore giovanile. Giuntoli ha un compito importante: dare un'anima ai giovani del Napoli. De Laurentiis, in tutti questi anni, ha fatto grandi cose per Napoli, ma una Primavera così brutta e poco competitiva e un settore giovanile inutile come la rete wi-fi dei Frecciarossa italiani è una bestemmia. Ci sono migliaia di giovani napoletani che giocano per strada e che possono crescere come potenziali campioni. Vanno tutti via, a cercare gloria al Nord. Questa risorsa che oggi il Napoli continua a sprecare, un domani molto vicino la rimpiangerà . Il frutto non cade mai lontano dall'albero".