di Marco Galiero
Twitter: @GalieroM
Queste le parole di Massimo Troisi in un'intervista rilasciata a Pippo Baudo:
"Non sono mai andato d'accordo con la Befana. Dovete sapere che mio padre era ferroviere, allora, io di regola ricevevo il classico regalo dei figli dei ferrovieri. Ogni anno, quindi: il trenino elettrico. Ogni anno il trenino elettrico. Non mi aspettavo più una sorpresa, perchè ogni anno ricevevo sempre un trenino elettrico. A 13, 14 anni, ho proprio chiuso con la befana. Il regalo non cambiava mai e casa mia, ormai, sembrava una centrale delle ferrovie dello stato. Quell'anno, le scrissi proprio una lettera. Per non darle a capire che me la prendevo cominciai con "cara befana",cercando di prenderla con le buone. Continuai: "A me i trenini elettrici, mi piacciono. Però, potrei avere, per esempio, una pistola?" Perchè tutti i miei amici giocavano allo sceriffo, a guardie e ladri. Il mio ruolo nei vari giochi durava al massimo 2-3 minuti. Facevo il padrone delle ferrovie: in pratica dovevo stare dietro a una scrivania mentre tutti gli altri giocavano, fino a quando uno veniva da me e diceva: "Capo, c'è stato un assalto al treno". Io dovevo dire: "Maledetti, avvertite lo sceriffo", e a quel punto il mio amico sceriffo che come regalo riceveva due pistole entrava in azione. La befana non mi rispose, e l'anno successivo mi portò ancora un trenino elettrico. Mi arrabbiai tanto, al punto di scriverle: "Cara befana, ma allora sei scema?".
Quanto può essere eternamente attuale e perfettamente adatto ad ogni situazione un semplice racconto del grande Massimo Troisi? Tanto. Tantissimo, anzi. Nell'intervista rilasciata a Pippo Baudo, Massimo racconta del suo cattivo rapporto con la befana che, ogni anno, gli regalava sempre il solito trenino elettrico. Questa storia è attuale perchè somiglia a quella del tifoso napoletano, uno che "per carità, a me il trenino elettrico piace, però...". In realtà, al tifoso partenopeo, Maurizio Sarri piace tantissimo. E' nato a Napoli, tanto per cominciare. E' una persona umile, alla mano, che ha ottenuto la panchina azzurra per meriti. Ha disputato un campionato magnifico con l'Empoli ed è un grandissimo intenditore di calcio. Tuttavia, il napoletano non è contento perchè, come Troisi, ogni tanto, vorrebbe in regalo una pistola, per giocare con gli amici e avere un ruolo un po' più determinante. Il tifoso vuole andare in Champions e giocarsela, vuole essere tra le prime in classifica e, magari, vincere la Coppa Italia. De Laurentiis, puntualmente, ogni anno, si presenta con quel trenino elettrico che proprio non va giù più. Il progetto di De Laurentiis è valido, perchè mira a riformare una squadra, prima, e poi una dirigenza, ma deve farlo con una certa parsimonia, tenendo sempre un occhio sul bilancio. Così, punta su Sarri, su Giuntoli, Valdifiori, Tonelli, Sepe. Insomma, "al tifoso, il trenino piace, però..."
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