Se sarà accertato un accordo teso a limitare la concorrenza sul fronte dei diritti tv legati al calcio, ai telespettatori andrà restituito quanto pagato per gli abbonamenti alle pay tv coinvolte nel cartello. Entra così a gamba tesa il Codacons nella vicenda che vede l’Antitrust indagare sull’assegnazione dei diritti tv della serie A di calcio per il periodo 2015-2018.
“Si tratta di accuse molto gravi, che se dovessero trovare riscontro disegnerebbero una pesante violazione della normativa in materia di concorrenza, oltre che un danno per gli utenti – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Un eventuale accordo sui prezzi dei diritti del calcio, infatti, rappresenterebbe una limitazione per altri operatori del settore e, di conseguenza, un danno per l’utente finale, che vedrebbe limitata la propria scelta per effetto di accordi sottobanco, con ripercussioni anche sul piano economico”.
“Per tale motivo, se saranno accertati illeciti sul fronte della concorrenza, le pay tv coinvolte nella vicenda saranno chiamate a restituire ai telespettatori i soldi spesi per gli abbonamenti alle partite oggetto di accordi proibiti. In tal senso il Codacons si farà promotore degli interessi di tifosi e utenti avviando le azioni legali necessarie” – conclude Rienzi.