Nel post-partita di Fiorentina-Napoli, ci ritroviamo purtroppo a dover raccontare, e soprattutto condannare, un episodio di mancanza di buon senso e di comportamento ben oltre i limiti, ai danni dei giornalisti inviati allâArtemio Franchi di Firenze.
La troupe di CalcioNapoli24, col giornalista professionista Manuel Guardasole, e il giornalista inviato per Canale 21, Manuel Parlato, sono stati allontanati da una zona adiacente lo stadio dove inizialmente gli steward, e successivamente le forze dellâordine, concedevano loro di lavorare e svolgere collegamenti in diretta nellâimmediato post-gara.
Ma riavvolgiamo il nastro: al termine della sfida, come dopo ogni partita e come ogni anno al Franchi, lâinviato di CN24 svolgeva i suoi collegamenti in diretta in una zona esterna alla tribuna centrale. Gli steward e i responsabili della comunicazione presenti lì a pochi metri non avevano comunicato lâimpossibilità a svolgere il suddetto lavoro in quellâarea limitrofe allâimpianto.
Non a caso la diretta è iniziata ed è perdurata senza interruzioni o disturbi, fin quando un folto gruppo di un centinaio di tifosi della Fiorentina si è posizionata lungo il cordone esterno allo stadio provocando con gestacci, salendo sui cassonetti dei rifiuti e intonando cori e minacce di ogni tipo. Non solo ai giornalisti presenti, ma soprattutto nei confronti di due famiglie di tifosi napoletani che uscivano dallo stadio con donne e bambini.
I responsabili della sicurezza della Fiorentina, piuttosto che placare gli animi dei tifosi viola e salvaguardare lâordine pubblico (in special modo delle due famiglie di napoletani in netta minoranza e in seria situazione di pericolo) a quel punto invitano i giornalisti di CalcioNapoli24 e Canale 21 ad abbandonare quella zona tutelata dalla presenza di steward e forze dellâordine, spingendoci verso lâuscita. Uscita sulla quale vi erano appunto un centinaio di tifosi della Fiorentina su di giri.
Una scelta di totale assenza di buon senso, frenata dalle forze dellâordine, col cui confronto ha portato alla scelta di farci restare nella zona che i responsabili del Franchi spiegavano essere âdi pre-filtraggioâ (sebbene eravamo ormai nel post-partita ed erano ormai usciti quasi tutti i tifosi dallâimpianto). Insomma, in quella situazione di pericolo, la scelta più saggia delle forze dellâordine era farci restare in una zona sicura.
?Ma anche a seguito della decisione delle forze dellâordine, mentre gli inviati erano in diretta, i responsabili della sicurezza del club della Fiorentina sono tornati prima scattando foto ai giornalisti presenti (senza alcun motivo valido, anche perché va ribadito come quellâarea era stata suggerita dai capi delle forze dellâordine presenti) e poi tentando di strappare il media pass al collo del collega Parlato. Infine, non rispettando la scelta del buon senso e per ordine pubblico delle forze dellâordine, accompagnavano gli inviati allâesterno dellâarea adiacente lo stadio, lasciando i giornalisti in diretta nella zona di deflusso dei tifosi della Fiorentina.
A quel punto, ringraziamo le forze dellâordine: quattro loro membri sono stati costretti a spostarsi a nostra tutela allâesterno. Con un comunicato stampa, questa mattina, anche lâOdG condanna quanto accaduto in diretta il 4 gennaio 2025 a Firenze: âLâordine dei Giornalisti della Campania esprime solidarietà nei confronti dei giornalisti Manuel Parlato e Manuel Guardasole inviati a Firenze per la partita di serie A Fiorentina-Napoli, che al termine della gara sono stati invitati dagli steward a lasciare lâarea pre filtraggio dello stadio Artemio Franchi, mentre svolgevano il loro lavoro in diretta.
Al giornalista Parlato è stato strappato con forza lâaccredito che portava al collo perché si rifiutava di recarsi in unâarea che avrebbe messo a rischio la sua incolumità data la presenza di alcuni tifosi della Fiorentina, che poco prima avevano inveito nei confronti di sostenitori del Napoli, evidentemente risentiti della sconfitta rimediata sul campo. Entrambi i giornalisti avevano tra lâaltro chiamato gli agenti di Polizia presenti sul posto i quali avevano specificamente indicato di restare lì dove si trovavano. Lâordine stigmatizza tali comportamenti da parte di soggetti delegati a mantenere le condizioni di sicurezza prima, durante e dopo eventi sportivi ed invita ad usare il buon senso affinché ciascuno possa svolgere il proprio lavoro in sicurezzaâ.