Ultime news SSC Napoli - Raffaele Auriemma ha commentato via Youtube l'attuale situazione del Napoli e le dure parole di Antonio Conte?:
"Qual è l'unica cosa che conta? Che il Napoli abbia vinto a Monza e sia tornato al primo posto quando mancano cinque giornate al termine. Domani vedremo se l'Inter riuscirà a fare punteggio pieno a Bologna così da ripristinare il distacco di tre punti. Però il Napoli lì se la sta giocando tra mille difficoltà , calciatori che vengono meno come Neres che purtroppo ha avuto un altro problema al soleo e poi tutto il logorio di una stagione vissuta intensamente, freneticamente e inaspettatamente da capolista del campionato di Serie A e ripeto inaspettatamente perché nessuno mai avrebbe potuto immaginare, all'inizio della stagione, che il Napoli, arrivato al decimo posto della passata stagione in campionato senza Osimhen e senza Kvara, potesse fare tanto e quindi essere capolista per 16 settimane e battersi con la fragorosa Inter fino alla fine... Però è tutto frutto del caso, eh, non ve lo dimenticate mai!
Non c'è un minimo di programmazione in questo primato del Napoli, frutto delle capacità dei singoli di trasformare il metallo in oro. E chi è che lo ha fatto questo? Si
chiama Antonio Conte. Io vi dico una cosa: Antonio Conte lo conosco anche piuttosto bene. Conosco la sua schiettezza, la spontaneità , la serietà del professionista. Io sono convinto che lui quando ha accettato Napoli lo ha fatto perché aveva in mente di fare un percorso prolungato prolungato sulla panchina del Napoli. Tanto è vero che ha firmato anche un contratto di 3 anni, però il mercato della scorsa estate fatto in extremis, quando paventò anche l'ipotesi di un suo addio dopo la sconfitta per 3-0 in casa del Verona, quando ancora non c'erano Lukaku, McTominay e Neres, non c'era nessuno. Lì ci fu lo scossone rispetto al quale De Laurentis, pur non avendo venduto Osimhen, mise mano alle risorse presenti nelle casse del Napoli e fece un mercato da 150 milioni di euro che è un mercato normale per chi vuole vincere lo scudetto. Perché Antonio Conte se viene lo fa per vincere.Non credo che De Laurentis si sia accorto solo adesso che Antonio Conte è un allenatore che dove va ad allenare lo fa perché vuole vincere. Lo sapeva anche la scorsa estate! Se poi a gennaio ad Antonio Conte vendi Kvara, e questa non è colpa della società perché Kvaratskhelia voleva andarsene già la scorsa estate e fu
trattenuto quasi con la forza a Napoli da Antonio Conte... Ma se vendi Kvara a gennaio, che era il fiore all'occhiello di questa società , di questa squadra all'inizio della stagione, e arrivi all'ultimo giorno di mercato con Okafor che non si regge in piedi e quindi è inutilizzabile... Se togli Folorunsho e prendi Billing che è un calciatore mi
pare di capire non fortemente gradito da Antonio Conte, se ti togli pure Zerbin che comunque nei momenti di difficoltà , quando ci furono quattro infortuni tutti sul lato
sinistro, Zerbin in quella fase ti poteva essere utile e prendi Hasa, che è un ragazzo del Lecce che finora non ha fatto neanche un minuto con il Napoli.Se fai tutto questo e poi crei ad Antonio Conte l'illusione di poter prendere Garnacho e Comuzzo, l'esterno d'attacco e il difensore centrale che Antonio Conte aveva chiesto assolutamente quando le attenzioni si erano tutte poggiate su Danilo e poi Danilo decise di andarsene in Brasile... E quando poi l'esigenza di sostituire Kvara era diventata impellente, quindi si parlava di Garnacho, si parlava di Adeyemi, Lookman, Ndoye e altri... Niente di tutto questo: Okafor, prestito da 2 milioni di euro per un calciatore che Antonio Conte non utilizza, perché non ce la fa.
Allora quel mercato di gennaio, quando il Napoli era primo in classifica eh, non ce lo dimentichiamo mai! Il Napoli ha smesso di essere primo dopo la sconfitta con il Como. Quel mercato di gennaio nel quale si evinceva in forma chiara ed eloquente che la società se doveva spendere €1 in più per vincere lo scudetto, ha preferito capito non farlo. Ma avrà anche tutti i buoni motivi, io non discuto che la società decida: "guarda io per vincere lo scudetto non posso investire più niente perché ho
investito già tutto d'estate; quindi niente, non ti do €1". Lo dice, si espone, parla alla gente: perché il Napoli non si deve nascondere dietro quelle mezze figure, quelle mezze calzette che parlano a nome di... Il Napoli si deve esporre in maniera diretta e non l'ha fatto. Non lo ha fatto: Antonio Conte ha preso atto che questa società per vincere lo scudetto non ha investito €1 in più rispetto a quello che aveva fatto nella scorsa estate. Perché? Perché lo scudetto del Napoli società ogni anno è l'accesso in Champions League. Atto meritorio perché permette al club di avere le risorse per poter essere sempre competitivo. Sì ma si crea quella competitività che alla società serve solo per avere calciatori che ti portino al quarto posto. Di più no. E oggi abbiamo avuto la conferma che le parole di Antonio Conte pronunciate ieri in conferenza stampa erano chiaramente di amarezza per un allenatore che avendo perso Neres nell'ultimo allenamento prima della trasferta a Monza era costretto a mettere in campo Spinazzola, che non è un attaccante.Chiaramente non ce l'ha fatta più e ha detto alcune cose tipo: "Ho capito che in questa società non è possibile fare tutto quello che che si era detto", poi dopo quell'intervista del presidente De Laurentis fatta apposta per rispondere in maniera sottile ad Antonio Conte dicendo che certe considerazioni fatte a metà strada portano disagio, beh il disagio che hanno portato oggi è stata la vittoria a Monza, che non era neanche facile viste le l'emergenza del Napoli. Due difensori in meno, Buongiorno, Juan Jesus, Neres fuori. Eh dai non è facile vincere quando ti mancano tanti calciatori in un organico nel quale solo 13-14 sono quelli che Conte reputa essere in grado di battersi per lo scudetto. E oggi Antonio Conte ha rincarato la dose dicendo una cosa sacrosanta: il napoletano non è la pizza e il mandolino come certi pagliacci vorrebbero farci credere o far credere agli altri. Vorrebbero far credere agli altri che il napoletano è pizza e mandolino. No, lo ha detto Antonio Conte: il napoletano vuole vincere e se non vince diventa cattivo e ha detto io a questo gioco al massacro non ci voglio più stare perché per me chi prende me sa di prendere uno che crea aspettative. Chi prende me sa che vuole vincere lo scudetto, al massimo arrivare secondo. Non mi prende solo per andare in zona Champions. "Quindi a fine stagione parlerò con De Laurentis. Se si può procedere in un certo modo bene, sennò sarà stato un viaggio bellissimo". Cioè Antonio Conte oggi ha parlato chiaro. Ora mi raccomando, eh, sputategli addosso dicendo: "Eh Antonio Conte adesso ci fa perdere lo scudetto". Lo scudetto tu non ci dovevi manco lottare quest'anno, se non ci fosse stato Antonio Conte. Non ti battevi per lo scudetto, oggi stavi al posto del Bologna a cercare il posto in Champions League, capito? Con Antonio Conte, a 5 dal termine, stai ancora al primo posto, ti stai battendo per vincere lo scudetto. Quindi, morale della favola, l'ennesimo allenatore che dopo essere stato, dopo essersi infatuato di un certo Napoli, poi resta deluso quando scopre qual è il vero Napoli. Non città , non tifosi, che il tifoso vero non quelli prezzolati, non quelli che parlano dietro pagamento, eh? Il tifoso vero vuole vincere perché la retorica del "ci ha presi dalla Serie C", direi che può anche essere messa a tacere. Ora basta con questa storia perché il Napoli in Serie C lo poteva fare chiunque, chiaro? Per portarlo in Serie A. Poi De Laurentiis ha avuto anche il merito di prendere figure professionali di ottimo livello che hanno permesso al Napoli di raggiungere anche dei traguardi e di essere stabilmente in zona Europa per 14 anni. Però quest'anno il Napoli non doveva lottare per lo scudetto. Se sei ancora lassù è soltanto merito di Antonio Conte.
Quindi se potete fate uno sforzo fate uno sforzo: rispettatelo. Finché sarà l'allenatore del Napoli portate rispetto per Antonio Conte. Poi dopo potrete dire tutto quello che volete, ma non lo dite adesso. Portate pazienza tanto a fine stagione se ne andrà e potete dirgli quello che volete e applaudirete il prossimo allenatore che verrà . Poi vedremo se il prossimo allenatore sarà capace come Antonio Conte".