Ultime notizie SSC Napoli - "Stadio Maradona, fumata nera", a scriverlo è il Corriere del Mezzogiorno che racconta com'è andata la cena fra Manfredi e De Laurentiis:
"Le dichiarazioni di circostanza sono una cosa, i fatti, la sostanza, sono tutt’altro. La vicenda stadio Maradona è in alto, altissimo mare. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ne ha discusso a cena l’altro ieri sera al Britannique. Un incontro più di cortesia che foriero di soluzioni. Questo trapela il giorno dopo. Almeno dal fronte di Palazzo San Giacomo, dove ovviamente i commenti del primo cittadino sono stati rassicuranti quanto interlocutori. Il sindaco — racconta chi gli sta vicino — comincia a essere preoccupato del tempo che passa senza che si approdi ad una soluzione. Questo perché gli interessi, il suo e quello di De Laurentiis, non sembrano essere del tutto convergenti. In quanto il primo, il sindaco, ragiona in chiave politica e cittadina, ed è preoccupato che Napoli possa non rientrare tra le cinque città italiane che, insieme ad altre cinque realtà turche, ospiteranno gli Europei di calcio del 2032; con l’Uefa che deciderà proprio nei giorni in cui Napoli sarà in campagna elettorale per il rinnovo di sindaco e giunta, nell’autunno del 2026.
Dal canto suo, Manfredi — e questo un anno fa non era del tutto scontato — ha aperto ad ogni soluzione — project financing, vendita dello stadio, concessione, cessione del diritto di superficie — che però sia fattibile normativamente. Del resto, il sindaco sa bene che se De Laurentiis costruisse uno stadio altrove, lui, del Maradona, non saprebbe più cosa farsene. Ma dopo quasi due anni di incontri, dialoghi, anche polemiche, un progetto per il Maradona, da parte di De Laurentiis, al Comune di Napoli non è stato ancora notificato. Allo stesso modo, De Laurentiis sa altrettanto bene che uno stadio lontano dalla città non è facile immaginarlo e che il Napoli lontano da Fuorigrotta è un po’ come farlo giocare sempre in trasferta, visto il connubio ultracinquantennale che c’è tra squadra e stadio. Eppoi, perché comunque il Maradona gode di infrastrutture tutt’intorno difficili da reperire altrove. Strade, trasporti su gomma e ferro, parcheggi, ospedale e presidio di pubblica sicurezza, sono tutti concentrati a Fuorigrotta. Ecco perché un’alternativa è complicata. Ma mettere a reddito il Maradona, secondo come vede le cose De Laurentiis, non è semplicissimo. Lo stadio necessita di lavori poderosi, con cifre complicate da mettere sul tappeto senza aiuti statali e/o comunali. Da qui, il «rivediamoci», «pensiamoci», «sentiamoci nei prossimi giorni» con cui si sono salutati sindaco e presidente del Napoli".