Ultime notizie SSC Napoli - L'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno mette a paragone Spalletti e Conte:
"Cosa hanno in comune Spalletti e Conte nel Napoli? Sono entrambi i leader dei rispettivi gruppi con cui hanno costruito una connessione profonda che coinvolge anima e corpo. Spalletti scelse di dormire a Castel Volturno, attrezzando una stanza nel centro sportivo, Conte ha dichiarato che si è già innamorato del suo spogliatoio di ragazzi perbene e inizia a farsi scudo della sua squadra. Rispedisce la pressione al mittente con l’espressione «’Cca nisciuno è fesso», guida i calciatori dentro un rapporto profondo e inizia anche ad assorbire l’entusiasmo, la passione napoletana come dimostra la visita in tarda serata al murales di Maradona ai Quartieri Spagnoli.
Spalletti ha avuto prima il «gruppo storico» con Koulibaly, Mertens e Insigne e poi ha vinto con giovani talenti che non conoscevano il gusto del trionfo, Conte può gestire un gruppo che ha più esperienza, personalità, abitudine alla vittoria con giocatori come Lukaku, McTominay che hanno attraversato dei contesti di grande spessore.
Andiamo sul campo [...] Qualche similitudine c’è, come per esempio qualche problema nella partenza. Il Napoli di Spalletti, dopo i primi due successi contro Verona e Monza, collezionò due pareggi consecutivi contro Fiorentina e Lecce che crearono diverse discussioni, un po’ come il tonfo di Verona con cui Conte ha avviato il suo campionato. La differenza più importante è nella settimana tipo, il Napoli di Spalletti ha sempre avuto le coppe, prima l’Europa League e poi la Champions arrivando fino ai quarti di finale in un’annata particolare, spezzata dal Mondiale in pieno inverno. Sul campo il Napoli campione d’Italia dopo sette giornate aveva un punto in più ma condivideva il primato con l’Atalanta. Il Napoli di Conte ha subito cinque gol come quello scudettato di Spalletti ma ne ha fatto uno in meno (14 a 15)".