Calcio Napoli - Gabirele Cioffi è sicuramente l'allenatore rivelazione di questo scorcio di campionato. Subentrato a Gotti, di cui era suo vice, è riuscito a rimettere in carreggiata il club friulano che si sta avvicinando all'obiettivo salvezza. In pochi però sanno che a dare inizio alla carriera da allenatore di Gabriele fu Cristiano Giuntoli in quel di Carpi. Era l'11 luglio 2012 quando il club emiliano ufficializzò Daniele Tacchini primo allenatore con suo vice proprio Cioffi. A parlare di questa intuizione, peraltro inizialmente impopolare di Giuntoli, è Roberto Canepa che a quei tempi era il team manager del Carpi. Oggi Canepa è il Direttore Generale del Derthona in serie D ed il legame con il diesse azzurro ed il tecnico friulano è ancora molto forte.
Può raccontarci il legame che c'è tra Cioffi e Giuntoli?
"Gabriele e Cristiano hanno tante cose in comune, in primis sono entrambi toscani di Agliana. C'è una conoscenza profonda fin dall'infanzia visto che tra di loro ci sono solo alcuni anni di differenza. In più erano tutti e due difensori centrali, uno ha fatto una carriera importante mentre l'altro, mi riferisco a Giuntoli, forse per scelta e vicissitudini ne ha fatta una lo stesso importante ma in serie C e D. Già da calciatore ragionava già da direttore, ho avuto Cristiano a Savona. Un'altra cosa che li accomuna è la perseveranza e meticolosità nel preparare la gara nel loro diverso ruolo. Sono manicali e non si accontentano mai. Giuntoli non lascia ancora nulla a caso, guarda video di notte di giocatori da prendere. Gabriele già da vice faceva intravedere le qualità"
Visto il legame forte tra i due, può dirci come nacque la trattativa che portò Cioffi ad essere un calciatore del Carpi?
"La trattativa fu portata avanti da Cristiano, il tutto fu agevolato dal rapporto speciale con Gabriele. Giocava in serie B. Avevano vissuto insieme altre esperienze così come il fatto di darsi a vicenda un aiuto reciproco. Entrambi avevano avuto degli infortuni importanti in carriera e loro stessi si erano aiutati l'uno con l'altro nel superarli. Con questa profonda amicizia, la trattativa fu semplice delle altre. Cristiano lo volle fortemente per avere un calciatore forte intorno al quale costruire il resto della formazione"
Cioffi disse che, quando Giuntoli gli propose di entrare nello staff tecnico del Carpi, ha vissuto la cosa in maniera un po' gelida perchè gli sembrava una sorta di accantonamento in quanto qualche mese prima era ancora un calciatore nel pieno delle forze...
"Cioffi allenatore è stata una delle tante intuizioni di Giuntoli negli anni di Carpi. Anche questa volta non si era sbagliato. Con Tacchini primo allenatore e Gabriele vice, quel Carpi fu campione d'inverno. Poi, come accade nel calcio quando i risultati non arrivano, si decise di licenziarli per affidare la guida tecnica Brini. Salimmo in B dopo lo spareggio con il Lecce, ricordo ancora gli elicotteri che ci volavano sopra le teste al Via del Mare per la contestazione alla squadra giallorossa. Ricordo uscimmo dallo stadio applauditi da tutti e, dirigendosi verso Brindisi, ci fu mostrato uno striscione con la scritta "Grazie Carpi". Evidentemente erano tifosi brindisini che non avevano simpatia per il Lecce (ride ndr). Diciamo che da Carpi è partita la carriera tecnica di Cioffi ed il merito di averci visto lungo è di Giuntoli"
C'è un aneddoto che ricorda con Giuntoli e Cioffi quando vi capita di sentirvi?
"Sono davvero tanti, però per far capire che tipo è Gabriele, ne racconto uno. Con lui abbiamo fatto dei camp estivi, lo vedevi allenarsi a 30 gradi a cento all'ora nonostante fosse reduce da un infortunio piuttosto importante. Spingeva come se non ci fosse un domani sotto i consigli proprio di Cristiano. Vederli adesso in serie A è una bella sensazione, un'autentica favola se vogliamo dirla tutta perchè sono due figli della gavetta. Giuntoli e Cioffi hanno una tenacia fuori dal comune, l'essere partiti dal basso è stato un vantaggio dal punto di vista delle esperienze"
Sabato c'è Napoli-Udinese, il suo cuore per chi tiferà?
"Tifo per entrambi. Tiferò affinché al più presto possibile si possano realizzare i progetti sportivi e non di entrambi"
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