Scrive nel suo editoriale per napolimagazine, Emanuele Cammaroto: Presto verrà fuori quello che si è rotto nello spogliatoio della Juventus, Zidane lo sa bene. Ho avuto modo di conoscere il pensiero del francese che è stato a Taormina nei giorni scorsi e dico soltanto che il Real sapeva bene dove colpire e lo ha fatto. Zidane, per sua stessa ammissione, nel secondo tempo ha utilizzato alcuni accorgimenti tattici presi dalla partita giocata dal Napoli in campionato contro i bianconeri. Gli spagnoli hanno molto rispetto e considerazione del Napoli attuale. La strategia di Zidane era quella di fermare la foga iniziale della Juventus e farli sfiancare nel primo tempo. Chi capisce di calcio può rendersi conto con estrema facilità che il Napoli della stagione appena trascorsa era di gran lunga superiore alla Juventus e a chiunque altro in Italia: non ha vinto il campionato soltanto perché l'infortunio di Milik ha lasciato per 2 mesi gli azzurri senza un assetto tattico in attacco e c'è voluto tempo prima di assorbire il colpo e mettere Mertens in quel ruolo. Il Real Madrid prenderà nelle prossime settimane un campione che gioca in Italia, ha provato a trattare anche un giocatore molto importante del Napoli ma De Laurentiis non venderà nessuno, sa che per lo scudetto questo può e deve essere l'anno buono. Tra i nomi di cui si sta parlando per il mercato del Napoli mi risulta che sia ormai fatta per Ounas e si aspetta solo Adl per definire gli ultimi dettagli, mentre per Neto con buona pace del suo entourage che sta cercando a tutti i costi di "impacchettarlo" al Napoli, va chiarito che Sarri lo considera la quinta o sesta scelta, e chi è 12 alla Juve non potrà mai essere un n.1 a Napoli. Mi risulta che Giuntoli sta valutando anche l'acquisto di un centrocampista fisico, il cui nome non è ancora venuto fuori. Se dovesse uscire Allan, entrerebbe un elemento ancora più forte già conosciuto dal ds e che ha il gradimento di Sarri. Servono tre o quattro elementi. Per il resto, lo dissi in tempi non sospetti che questa Juventus è una normalissima squadra distante anni luce da squadroni italiani il Milan di Sacchi e Capello, l'Inter di Mourinho ed è di gran lunga inferiore alla Juve stessa di Lippi. Se poi trovi Porto e Monaco in Champions, è facile illudersi di essere grandi.