L'operazione 'Aemilia', condotta dai carabinieri di Bologna, ha portato all'arresto in tutta l'Emilia di 117 persone affiliate 'Ndrangheta. Tra queste, oltre a un consigliere comunale di Reggio Emilia, anche l'imprenditore Giuseppe Iaquinta, padre dell'ex calciatore Vincenzo. Il centro dell'organizzazione ha sede a Cutro, in provincia di Crotone, ed ha ramificazioni in tutta l'Emilia. I soggetti arrestati sono ritenuti responsabili di vari atti mafiosi come estorsione, usura, riciclaggio, detenzione illegale di armi da fuoco e intestazione fittizia di beni. E' stato chiesto inoltre il sequestro di beni per un valore di 100 milioni di euro. "E' un intervento - spiega il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti - che non esito a definire storico, senza precedenti. Imponente e decisivo per il contrasto giudiziario alla mafia al nord". Il padre di Iaquinta sarebbe principalmente coinvolto negli appalti della ricostruzione post terremoto, che prendono una grossa fetta dell'inchiesta.