Il giornalista Carlo Alvino pubblica un lungo sfogo su X:
Quanto sta accadendo non può passare sotto silenzio. Tre sono gli argomenti: debiti, crollo ascolti tv e arbitri. E non necessariamente in quest’ordine. Il calcio italiano è in uno stato comatoso irreversibile ma tutti fanno finta di niente partecipando di fatto al funerale anticipato dello “sport più bello del mondo”. Società indebitate fino al collo, senza nessun controllo reale perché bisogna salvaguardare il brand, crollo pauroso degli ascolti tv (unica fonte di sostentamento per la stragrande maggioranza dei club) con un calo di quasi 13 milioni di spettatori rispetto alla stagione precedente, nessun dirigente pronto a mettere mano seriamente alla riforma più urgente del calcio italiano: quella arbitrale. Direttori di gara scarsi, chiarezza interpretativa a secondo della maglia che si indossa, nessuna uniformità di giudizio e decisioni che falsano partite e campionati. Benvenuti all’inferno!