di Bruno Galvan. Twitter: @BrunoGalvan85
5 luglio 1984-21 marzo 2015, due date che rimarranno nella storia di Napoli e dei napoletani. La prima data significò l’arrivo di Diego Armando Maradona in città. Napoli andò letteralmente in tilt per l’arrivo dell’asso argentino che mandò in delirio 80.000 persone allo stadio San Paolo con un paio di palleggi. Dopo il primo scudetto, Diego dichiarò senza alcun dubbio: “Napoli è casa mia”. Il legame con l’Argentina non si è mai interrotto. Ogni napoletano sente un po’ sua quella terra molto simile alla nostra città.
Oggi il connubio fra Napoli e Argentina è stato ribadito dalla visita di papa Francesco in città. Scene di giubilo e tanto calore umano per il pontefice che ha speso belle parole nei confronti dei napoletani. “Si vede che i napoletani non sono freddi, vi rialzate sempre e non siete tristi. Napoli è gioia e allegria" ha detto Francesco ad una folla festante. Poi l’elogio alla cultura napoletana: “Fate imparare il napoletano a chi viene qui. E’ una lingua dolce e allegra”. Fra il sacro e il profano si può dire che erano 31 anni che Napoli non andava in delirio per l’arrivo di un argentino mondiale...
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