Come scrive il Corriere della Sera ora la strada è lunga e tortuosa. L’anno che ci deve portare al Mondiale americano comincia nel peggiore dei modi. L’Italia viene rimontata e battuta dalla Germania. Dall’illusione alla delusione il passo è breve. Gli azzurri segnano nel primo tempo condotto con abilità e sagacia tattica, ma alla lunga i discepoli di Nagelsmann si prendono San Siro, approfittando delle solite debolezze difensive davanti a Donnarumma. Due gol di testa, il secondo ancora su palla inattiva, il nostro tallone d’Achille. L’Italia è volenterosa, generosa, anche sfortunata, ma troppo leggera e nella ripresa pure imprecisa. Raspadori, solo davanti a Baumann, ha il pallone del 2-1 e invece nel giro di nove minuti Goretzka raddoppia la rete di Kleindienst, appena entrato. A lungo andare la loro fisicità ha la meglio. Spalletti lo aveva detto chiaro e tondo: bisogna rimanere attaccati alla partita «e invece in alcuni momenti non lo siamo stati. La Germania è riuscita a essere più costante di noi. Bisogna fargli i complimenti e cercare di andare oltre. Abbiamo preso due gol allo stesso modo, meglio non parlarne altrimenti diventa una psicosi», dice il c.t. sconsolato.