Termina il match della ventottesima giornata di campionato con il Napoli che ha affrontato la Fiorentina. Le pagelle Napoli-Fiorentina su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro.
di Claudio Russo (@claudioruss)
Meret 6 - Kean lo anticipa mandando fuori, non può arrivare mai sul destro di Gudmundsson. Sicuro nel mettere le manone sul sinistro di Gosens che finisce dalle sue parti.
Di Lorenzo 6,5 - Si incunea una bellezza sul filtrante di Lukaku, Raspadori gli nega l’assist ma è spesso destinatario dei suoi passaggi. Colpisce una traversa, si fa trovare con costanza.
Rrahmani 7 - Faccia a faccia con Kean provando a tenerlo spalle alla porta, o concedendo un angolo. Tenta la spizzata sul corner, mandandola larga. Nove azioni difensive, meglio di tutti.
Buongiorno 6 - Si inserisce in avvio, piedino efficace nel servire McTominay nell’azione del vantaggio. Kean lo porta all’ammonizione, lo anticipa al 55’. Sul gol del 2-1 non ha la giusta cattiveria per evitare l’assist di Kean.
Politano 6,5 - Un aggancio notevole e fotografico sulla linea di fondo al 19’. Segue in verticale il pallone a metà ripresa, Lukaku lo attende e lui viene murato da Comuzzo. Si riporta sulla sinistra o comunque nel corridoio mancino per arrivare anche al tiro. (Dall’82’ Olivera SV)
Gilmour 7 - Mezz’ala ombra di ciò che fa Anguissa, ovvero va a costituire la catena di destra con Di Lorenzo e Politano, al massimo i riflettori sono più su loro due che su Billy. Solido anche quando c’è bisogno di attaccare l’area, rischia su un contatto con Fagioli. Ed avvia l’azione del 2-0. Anguissa può tornare con calma.
Lobotka 6,5 - Il sombrero su Cataldi è da vedere ed ammirare più volte, il passaggio in verticale per Rasapdori al 20’ meritava di più. Ma anche pressing su Fagioli, tanto movimento anche orizzontale per sfuggire a Gudmundsson e poi a Cataldi. Perde Gudmundsson sul gol
McTominay 6,5 - La presenza di Gilmour gli permette di sganciarsi e di arrivare anche al tiro, ad esempio quello che porta al vantaggio o anche quello che si infrange sull’esterno della rete. Al 57’ si capisce la quantità del suo impatto fisico: una spallata ad un avversario per liberare Raspadori che va fino in area. Quando gli arriva la palla, si avverte una sensazione di tranquillità. Si arrende solo al suo fisico. (Dall’85’ Billing SV)
Spinazzola 6 - Detta letteralmente a Buongiorno il passaggio per Lukaku che porta al gol, impegna Dodo sulla fascia tenendolo più basso. De Gea gli toglie la gioia del gol, anticipa Comuzzo al 52’ in area. (Dal 91’ Juan Jesus SV)
Lukaku 7,5 - Ottimo nel gestire il pallone e lanciare Di Lorenzo e Buongiorno nel corridoio, ma anche Spinazzola davanti a De Gea. È in agguato sulla respinta di De Gea che lo porta in doppia cifra di gol per la 12ª stagione nei big-5 campionati europei. Sempre presente, una calamita di palloni ed ennesimo assist per Raspadori: è a quota 8, come Nuno Tavares e meglio di tutti gli altri. 28 palloni toccati, il dato più alto dal 18 gennaio (3-2 all'Atalanta).
Raspadori 7 - 100 presenze in maglia Napoli ed un errore grave davanti alla porta. Ma attacca lo spazio dell’area piccola con tanta continuità, arrivando al tiro e mettendo in difficoltà Comuzzo. Poi finalmente trova il gol e festeggia come si deve. (Dall’87’ Simeone SV - Non è da lui l’errore con cui spreca il 3-1 nel recupero)
Conte 7 - Conferma la squadra che ha dato buone sensazioni con l’Inter, sfruttando Gilmour per lanciare McTominay nelle vicinanze del due d’attacco: subito ad imporre il gioco, furiosamente, con il possesso sopra il 60% ed il pressing molto alto. La Fiorentina concede spazi abbassando la linea del centrocampo, ed è così che arriva il gol. Controllo del match tutto sommato mai in dubbio nel primo tempo, otto uomini mediamente oltre la linea di metà campo, la Fiorentina che arriva seriamente in area per la prima volta al 52’. Quantità, ma anche qualità: l’azione del 2-0 è un esempio di ciò che è nei piedi e nella mente dei suoi calciatori. Il gol della Fiorentina - l’unico tiro nello specchio - è uno schiaffetto che serve a ricordare che si necessità sempre la massima attenzione, che effettivamente non cala, così come l’aggressività offensiva. Si torna alla vittoria dopo un mese e mezzo, peccato solo per il nono gol subito da fuori area, il dato peggiore del campionato. Ma è qualcosa che va in secondo piano. Un Napoli autoritario che fa i fatti, come aveva detto e chiesto.