Parma-Napoli, le pagelle: Andujar, che frittatona! Zapata evanescente, in pochi si salvano dopo l'ennesima chance buttata

di Claudio Russo – twitter:@claudioruss

Henrique 4,5 - Dopo nemmeno dieci minuti si ritrova quasi ad ostacolare Andujar in occasione del gol di Palladino, è anche l'unica volta che si nota la sua presenza in campo perché offensivamente non spinge.

Albiol 6 - Raul è fondamentale per il Napoli, lo ha detto Rafa perciò bisogna dargli fiducia. Palladino è un pericolo che lo spagnolo argina come può. Vista l'inefficienza del centrocampo, finisce per creare gioco e sfiora il gol del pareggio.

Koulibaly 5,5 - Quale occasione migliore per riguadagnare fiducia ed autostima? Si fa bruciare sul gol del'1-0, per il resto si fa vedere per via di qualche fallo.

Strinic 5,5 - Si rivede in campo dopo quasi un mese di assenza, un paio di discrete chiusure sull'albanese Lila che cerca in tutti i modi di metterlo in difficoltà. Anche lui, come Henrique, in fase offensiva si propone poco.

Inler 5 - Titolare con una partita di ritardo, lo svizzero conferma un'impressione: rallenta quando dovrebbe accelerare, e viceversa. Al 42' Josè Mauri e Palladino giocano il pallone a mezzo metro da lui, e Gokhan non interviene. Un infortunio mette fine ad una prestazione rivedibile. (Dal 75' David López SV)

Gargano 4,5 - Torna sul terreno di gioco che lo ha visto protagonista in passato, da buon ex fa di tutto per non farsi rimpiangere nel primo tempo e ci riesce. (Dal 57' Higuain 6 - Benitez gli chiede una mezz'oretta extra di impegno, anche il Pipita sbatte su Mirante e su Gobbi. Finisce per innervosirsi, ma prova a sfruttare ogni pallone che va dalle sue parti)

Gabbiadini 6,5 - Dopo alcune positive prove al centro, Manolo viene spostato di nuovo sull'out di destra dove può effettivamente interagire di meno con il gioco: quando si accentra un minimo di più verso l'area, fa gol. Gioca in tre posizioni, anche da centravanti con l'uscita di Zapata. Calcia con una facilità impressionante, solo Mirante gli nega una seconda gioia.

Hamsik 6,5 - Svaria su tutto il fronte offensivo, cercando il varco giusto tra le strette maglie gialloblù. Quando lo trova, Gabbiadini poi la mette in rete. Uno dei più positivi, solo un miracolo di Mirante gli nega il gol del 2-2 prima e del 2-3 dopo.

Mertens 6 - Inizia a sinistra ed è discreto, va sul centrodestra e non incide come potrebbe e dovrebbe. Nella ripresa Cassani prova a metterlo ko, Dries si vendica con il destro chirurgico del 2-2.

Zapata 5 - Torna da titolare dopo più di due mesi, panchinato per far spazio (giustamente) ad Higuain, e dopo venti minuti solo Feddal gli impedisce di piazzare la zampata in rete. Mai servito totalmente nel modo giusto, e a quel punto può far poco. Con quel fisico è dura essere evanescenti, ma Duvan non si vede mai. (Dal 52' Callejon 6 - Mirante, il palo e la sfortuna gli negano il gol dopo due minuti)

Benitez 5 - Otto cambi, otto messaggi forti ed ognuno dei quali riporta la dicitura Dnipro. Il Parma, nonostante la retrocessione, è un avversario da non sottovalutare specialmente per i problemi atavici mostrati dagli azzurri contro le piccole. Approccio pessimo nei primi dieci minuti a prescindere dal gol il Napoli non c'è, e si sveglia subito dopo. Donadoni si chiude subito dietro, giustamente, ma agli azzurri basta lavorare come solitamente sanno fare in attesa dell'occasione giusta che viene capitalizzata da Gabbiadini. La concentrazione sembra essere quella giusta, il siluro di Jorquera è un'altra mattonata che fa male. Primo tempo anonimo, secondo tempo che si apre con la sfortuna di Callejon ed il 'sacrificio' di Higuain che avrebbe dovuto riposare. Bruciato totalmente Rafael, si ritrova un Mariano Andujar che tra Empoli e Parma colleziona due prestazioni orride. Con gli ingressi di Josè e Gonzalo inizia il lungo assedio alla porta di Mirante che si concretizza nel pareggio di Mertens. Va bene che Mirante para tutto, ma perché i suoi giocatori regalano più di un tempo al Parma? Un'altra chance buttata via, un altro rammarico da aggiungere, un'altra prestazione triste. Per fortuna che in coppa, bene o male, gli azzurri sembrano avere una mentalità diversa.

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