Reina 6 - Torna lì dove aveva lasciato la porta inviolata per l'ultima volta in trasferta (a marzo, poi nove gol concessi): blocca il primo pallone al 32', è graziato da Bruno Henrique nella ripresa nonostante un'uscita appena accennata.
Maggio 6 - Titolare dopo ben sette mesi, dopo cinque minuti affonda subito sulla fascia senza però pungere nel gesto tecnico che più gli dovrebbe appartenere: i cross non entrano, o almeno non tutti. In fase difensiva trova di fronte Sallai che potrebbe essere suo figlio (prematuro), e non passa troppi guai. Nel complesso senza infamia e senza lode.
Koulibaly 6 - Quando c'è da mettere il fisico, ne esce facilmente vincitore. Avrebbe potuto saltare in anticipo su Bruno Henrique? Per fortuna il brasiliano la mette fuori.
Albiol 6 - Quasi quasi segna sugli sviluppi di un corner come a Frosinone, stavolta però ciabatta col destro e la spara in curva. In ritardo su Bruno Henrique nella ripresa, ma forse è l'unica sbavatura di una prestazione buona.
Ghoulam 6 - Maluccio al cross, soprattutto nel primo tempo, sebbene sulla fascia sinistra si metta decisamente più in mostra Insigne: si rifà in avvio di ripresa col pallone del vantaggio.
Zielinski 7,5 - Sorpresa dall'inizio, anche perchè le doti tecniche sono un po' diverse da quelle di Allan: ordinato in fase di palleggio, Callejon gli dà un pallone che alza troppo. Clamorosamente bella l'apertura per Ghoulam per lo 0-1, illuminante. Ancora meglio la cavalcata impressionante per lo 0-3, entrambe valgono da sole mezzo voto. Mamma mia! (Dal 73' Allan SV)
Jorginho 6 - Al Barbera due anni e mezzo fa era affondato pesantemente, ma il centrocampo a tre è diverso: buona velocità di piedi, anche perchè il Palermo fa densità in mezzo al campo. Nel secondo tempo ha più spazio e può giostrare meglio.
Hamsik 6,5 - Sette gol contro i rosanero, vittima preferita, eppure dal 2012 non gli esultava contro. Contributo onesto nel primo tempo, senza squilli. Ma era destinato a tornare ad esultare, con la bella girata di sinistro - d'altronde è la bestia nera del Palermo, no? Adesso le reti salgono ad otto, ed in Serie A una in più di Maradona.
Callejon 7 - Immarcescibile, fin quando Giaccherini non sarà in condizione tale da poter partire dall'inizio. Certo Maggio non è Hysaj, però il lavoro della catena di destra è discreto. Al 36' la spara in curva, al 51' e al 66' la mette dentro in modo molto cinico, e rende felici quelli che lo hanno al fantacalcio. (Dal 69' Mertens SV - Centesima partita in Serie A con la maglia del Napoli, 55° entrando dalla panchina. Stavolta però niente doppietta)
Milik 6,5 - Dopo esser diventato il primo giocatore polacco a segnare per il Napoli in Serie A, Arkadiusz dà il via di tacco ad un'azione interessante ma in fuorigioco: potrebbe essere più vorace sotto porta nella battaglia contro Rajkovic, è intelligente nel creare lo spazio per l'inserimento di Hamsik nell'azione del vantaggio. Ed entra, con i suoi movimenti astuti ed intelligenti, anche nel secondo. (Dal 66' Gabbiadini SV - Giocherà a Kiev? Ha un pallone buono, ma Posavec decide di fare una delle sue poche parate proprio su di lui)
Insigne 6,5 - Lontano dal San Paolo un posto da titolare per ritrovare serenità, e per rispondere alle prestazioni di Mertens. Pur raddoppiato, mette palloni interessanti per Milik e per Callejon ed impegna Posavec col destro. L'ennesimo pallone per Callejon è quello buono, e mette a segno il primo assist. Con l'ingresso di Mertens svaria sull'altra fascia, nel complesso una buona prova.
Sarri 6,5 - Le ultime dieci partite contro il Palermo hanno visto il Napoli segnare venti gol in tutto, con sei vittorie nelle ultime otto. Tre cambi, il più classico dei 'turnover' anche se Gabbiadini confermato in panchina lascia immaginare che possa giocare a Kiev. Tanto possesso, tanto pressing sin dall'inizio ed un dominio praticamente consolidato nei primi venti minuti a fronte, tuttavia, di una barriera difensiva schierata da Possanzini (pardon, De Zerbi). Sono molte le occasioni create, eppure non se ne concretizza nessuna nel primo tempo. Quello del secondo tempo, però, è un Napoli totalmente diverso: nel senso che la mette dentro quando vuole. E due gol in cinque minuti sono tosti per chiunque. La squadra gioca più sciolta, l'intensità del Palermo cala e gli spazi si aprono: il suo pupillo Zielinski lo rende felice con la cavalcata dello 0-3, i restanti minuti servono per gestire le forze: martedì a Kiev il debutto europeo sarà fondamentale. Gli azzurri chiudono con 17 tiri, 689 passaggi completati ed il 61% di possesso palla.
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