Termina il match per la 28a giornata di Serie A con il Napoli che ha affrontato il Torino. Le pagelle Napoli-Torino su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Napoli-Torino.
di Claudio Russo (@claudioruss)
Meret 5,5 - Senza problemi in uscita dal basso’, nonostante il pressing sia pericoloso. Grande intervento su Zapata, sul gol di Sanabria sembra il portiere di Holly&Benji: il pallone gli sbatte addosso e finisce in rete. E lui avrebbe avuto il tempo per imporsi nell'area di sua competenza.
Di Lorenzo 6 - Fa ammonire Zapata con una delle sue corse interne dopo aver seminato Masina. Elegante il recupero in avvio di ripresa con tanto di scarico palla, al 54’ un cambio gioco per regalare corner. Buoni i movimenti per vie centrali, ma al 59’ crolla senza riuscire a scaricare palla.
Ostigard 6,5 - Ha la chance per non far rimpiangere Rrahmani, chiude Linetty con mestiere al 13’. Preciso quando c’è da svettare di testa, si oppone anche di piede sul tiro di Gineitis.
Juan Jesus 6,5 - Se può, si sgancia in avanti anche per trarre in inganno l’aggressività del Torino. Pellegri è ingabbiato per 39 minuti, fino all’ammonizione con un fallo in ritardo, poi di nuovo bloccato al 49’. Chiude anche al 78’, non su Bellanova poco dopo.
Mario Rui 6,5 - Vorrebbe avere maggiore spazio per avanzare, il Torino lo pressa chiudendogli varchi centrali. Forte in contrasto su Pellegri nel primo tempo, pallone splendido per l’1-0 di Kvaratskhelia. (Dall’80’ Olivera SV)
Anguissa 6 - Connette bene sulla fascia con Di Lorenzo e Politano per arrivare al cross, non sempre vince i contrasti in mezzo al campo (3 su 7 ad inizio ripresa), anche qualche errore in appoggio per velocizzare la manovra. Entra nell’azione del vantaggio e del pareggio, non si fa mancare nulla. Chiude in crescendo.
Lobotka 6 - Vlasic si premura che non guidi il gioco del Napoli, bravo a chiudere in scivolata un pallone interessante per Pellegri. Sempre ficcante in fase difensiva, nel secondo tempo ha qualche spazio in meno. (Dal 93’ Lindstrom SV)
Zielinski 5,5 - Forzatamente fuori in Champions, un cross così così al 19’. Superficiale e non reattivo su Zapata al 28’. Partecipa allo schema su calcio d’angolo più brutto di sempre nel finale di primo tempo, la sponda di Osimhen non è precisa. (Dal 68’ Traoré 6 - Prende un calcione da Linetty, un tiro velleitario all’82’. Rispetto a Raspadori, però, si muove di più)
Politano 6,5 - Si accentra e con un guizzo sgasa via Rodriguez in avvio, poi un recupero palla per servire Kvara poco dopo. Con i tempi giusti al 43’ quando trova Kvaratskhelia in automatico. Chiama Milinkovic al blocco palla con l’ennesimo taglio per vie centrali. (Dal 68’ Raspadori 5,5 - Agile nel vedere Kvaratskhelia quando è libero a sinistra, poi poco più)
Osimhen 6 - 100ª presenza in Serie A, uno contro uno con Buongiorno: un colpo di testa a lato, uno colpito male al 24’. Tende ad allargarsi per ricevere palla e tirar fuori il marcatore di riferimento. Fa ammonire Buongiorno non appena gli lascia un piccolo spazio, ma il granata lo tiene a bada. Una sponda al 58’ senza fortuna, i rimpalli in area non lo premiano. Milinkovic gli para una bomba di destro col braccio, manco lui sa come.
Kvaratskhelia 7,5 - Un siluro al 10’ per cercare una devozione che non arriva, un destro al 14’ con Milinkovic-Savic che fa muro, come al 43’ di testa. Si aggira per il campo per liberarsi dall’uomo addosso, va in coast-to-coast e col piattone segna in tre presenze di fila per la seconda volta in Serie A. Sempre voglioso di dare un contributo, attacca quasi a testa bassa e sbatte addosso a Milinkovic-Savic anche colpendo la traversa. Merita mezzo voto in più per la voglia di trovare il 2-1.
Calzona 6 - Un paio di scelte sono dettate dal match col Barcellona, Juric e Paro giocando uomo su uomo si espongono anche a degli errori che però i suoi non capitalizzano in avvio. Nei primi venti minuti si cerca di sfondare il pressing granata anche cercando il cambio di gioco, cercando il suggerimento in diagonale e trovando due occasioni libere. Il Torino è avversario fastidioso più che ostico, sempre a mordere in pressing: come affrontarlo? Correndo, tanto. Andando in diagonale, facendo correre la palla ed i piedi: non sempre il movimento corto-lungo è preciso. In avvio di secondo tempo le squadre si spaccano e i suoi confezionano il vantaggio: il problema è il vuoto di reattività sul pareggio, quando i giocatori del Torino corrono come gli azzurri sul 2-1 alla Juventus. Nel finale c’è un forcing netto, ai punti meriterebbe la vittoria per numeri e chance create. La realtà è che si tratta di una grossa occasione persa.