Termina il match della quindicesima giornata di campionato con il Napoli che ha affrontato la Lazio. Le pagelle Napoli-Lazio su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro.
di Claudio Russo (@claudioruss)
Meret 6 - Grande riflesso e reattività sul mancino di Isaksen, la sassata di Dele Bashiru è un siluro inarrestabile, un altro sinistro di Isaksen è preda delle sue mani. Poi il pallone dello 0-1 è forte e angolato (e deviato da Olivera), e lui si tuffa più basso di quanto avrebbe voluto e potuto.
Di Lorenzo 6 - Asse con Politano efficace in avvio, preponderante sulla fascia destra con posizione media vicina a quella di Politano. Fino a quando c’è Matteo, si trova, con Neres i compiti cambiano al netto del forcing finale.
Rrahmani 6 - Castellanos è tosto da affrontare, sulla carta, ma non ha alcun problema nella sua zona.
Buongiorno 6 - Ottima la copertura al termine del primo tempo, quando Castellanos prova ad involarsi sulla destra. Quando chiamato in causa, c’è.
Olivera 5 - È uno dei veri irrinunciabili per Conte, anche se per una questione di movimenti si trova a lasciare Isaksen da solo al 21’. Corre anche per vie interne, visti gli spostamenti di McTominay, ma rimane più bloccato perchè il danese si alza molto e lui lo argina fino al momento in cui si fa superare e arriva lo 0-1 con tanto di sua deviazione. Peccato, era stato tra i più concreti.
McTominay 5,5 - Chiama Provedel alla risposta dopo nemmeno 300 secondi, non disdegna il contrasto sulla trequarti. Avanzato, quasi a fare i compiti che sarebbero assegnati a Lukaku. Il giallo non lo condiziona, sfortunato al 55’ perchè sbaglia il controllo. Peccato il suggerimento a Lukaku sia fuori misura. (Dall’82’ Raspadori SV)
Lobotka 6 - Ostruisce a sua insaputa la visione a Meret sul sinistro di Isaksen, sbaglia poco o nulla come suo solito - anche tre duelli su tre vinti al 45’. Il primo che perde? Dele Bashiru che centra la traversa. Sfortunato nel non riuscire ad intralciare Noslin nell’azione che porta al gol. (Dall’82’ Gilmour SV)
Anguissa 6 - Interessante vederlo spesso solo dietro le trincee avversarie, almeno nei primi minuti perchè poi è McTominay ad offendere maggiormente. Scheggia il palo con un colpo di testa velenoso e zuppo. (Dal 92’ Folorunsho SV)
Politano 6 - Trovato con i tempi giusti da Di Lorenzo al 3’, i due stanno molto alti per evitare le scorribande di Nuno Tavares. Riesce a crossare in area, ma non con la giusta precisione e/o potenza (2 su 9 totali). (Dal 76’ Neres SV)
Lukaku 5 - Più vicino ai compagni, sì, ma è coinvolto lontanissimo dalla palla e ne tocca anche pochi: per intenderci, al 68’ sono 11 in tutto. McTominay sbaglia a servirlo nel corridoio. Chiude con 15 palloni toccati in 92 minuti, uno ogni 6: messo in queste condizioni è un problema, ha poco senso utilizzarlo così. (Dal 92’ Simeone SV)
Kvaratskhelia 5,5 - Tenta di incidere nella sua zona, anche se Olivera lo accompagna meno sulla fascia di competenza. Poi cresce esponenzialmente, fino alla punizione che sfiora il palo. Verticalizzazione per McTominay al 55’ semplice ed efficace, è uno dei pochi a cercare qualcosa di vagamente pericoloso - con Olivera che lo segue maggiormente - ma passano i minuti e lui si annebbia un po’.
Conte 5 - Undici cambi e ‘titolari’ in campo, la Coppa Italia è un ricordo e la Serie A è tutt’altro: sotto la pioggia la squadra è più raccolta, più carica con il gioco sulla destra (e un po’ meno su Lukaku). Il tempo di prendere le misure ed il possesso palla arriva oltre il 60%, con una costruzione offensiva più quantitativa che qualitativa. Ed anche la giusta mossa per evitare che la Lazio colpisse centralmente dopo aver allargato le fasce. Il Napoli riesce a calibrarsi dietro, evitando problemi fino all’uno contro uno - traversa di Dele-Bashiru ad esempio. Al 65’ con il palleggio si arriva al limite dell’area ma viene fallito l’ultimo passaggio, dopo venti minuti di sterilità offensiva. Che si ridesta solo dopo lo 0-1 un po’ sbilanciato in avanti. Lukaku viene coinvolto pochissimo, e la manovra negli ultimi 20 metri pecca di lucidità e precisione. Gestione dei cambi che, insomma, non è che convinca. Il suo Napoli ha segnato gli stessi gol del Parma tredicesimo, tre in più del Verona terzultimo.