Milan-Napoli, le pagelle: Maksimovic orrendo, Allan invisibile! Milik distrutto da Piatek, Insigne e Mertens abulici

Le Pagelle  
Lorenzo Insigne, attaccante del NapoliLorenzo Insigne, attaccante del Napoli

Milan-Napoli 2-0: coppa Italia, decide la doppietta di Piatek che elimina gli azzurri

PAGELLE MILAN-NAPOLI

  • Meret 5,5 - Piatek lo buca inesorabilmente, ma viene tradito dal mancato intervento di Maksimovic. Sul secondo si stende, ma la manona non c’arriva.
     
  • Malcuit 6 - Dopo la prova positiva di campionato, l’infortunio di Hysaj lo ‘costringe’ agli straordinari: ammonizione sacrosanta su Piatek, pur di fermarlo. Si getta dentro lo spazio che Ounas tenta di aprirgli, al 57’ Laxalt - non un peso massimo - lo getta per aria. Buon salvataggio su Cutrone nel finale. (Dall’85’ Callejon SV)
     
  • Koulibaly 5 - Torna elegantemente su Paquetà al 18’ con un gran recupero, ma Piatek è un osso duro. E sul gol del 2-0 non accorcia ancora di più, lasciandogli lo spazio per battere a rete. Il polacco lo costringe all’ammonizione, e Kalidou nella ripresa rischia il rosso che Giacomelli gli evita.
     
  • Maksimovic 4,5 - Incertezza clamorosa sul gol di Piatek, perché non intervenga è un mistero. Sul raddoppio lo tiene in gioco, lo lascia a Koulibaly sebbene non fosse la sua zona, resta fermo in area invece di provare a raddoppiare. Il resto della partita è superfluo nel giudicarlo, gli errori sono orrendi.
     
  • Ghoulam 5 - Sulla fascia potrebbe riproporsi offensivamente come accadeva con Sarri, mettendo al centro molti cross. Invece nel primo tempo è insufficiente, e nella ripresa si fa notare per i corner che Donnarumma toglie costantemente dalla porta.
     
  • Fabián 5,5 - La sua duttilità lo porta sulla fascia destra, pronto ad accentrarsi: al 21’, però, controlla male in area di rigore. Nella posizione in cui viene schierato inizialmente si perde, nella ripresa mostra un po’ di verve.
     
  • Allan 4,5 - La querelle con il Paris Saint-Germain, con tanto di trasferimento richiesto al Napoli, lo rende invisibile. (Dal 46’ Ounas 6 - Entra e si mette con i piedi sulla linea laterale per provare ad allargare la linea difensiva rossonera, impegna di sinistro Donnarumma. Almeno lui ci prova)
     
  • Diawara 5,5 - Ancelotti si era scusato per non averlo schierato nel match di campionato, però essere in svantaggio non lo aiuta nel trovare gli spazi giusti in gestione palla: 51 passaggi, 89% di precisione. (Dal 58’ Mertens 5 - Sbatte più di una volta su Bakayoko, il rendimento degli ultimi tempi è deprimente)
     
  • Zielinski 5 - Tanti tiri respinti in campionato, diverse giocate stasera tra le linee. Però forse è il simbolo dell’indolenza azzurra, quel ‘vorrei ma non riesco’ filo conduttore del match.
     
  • Insigne 5 - A digiuno di gol da tempo, e di prestazioni positive da un po’. Nel giro di dodici minuti ha due occasioni, Donnarumma le para entrambe. Così come al 22’. Tanti tiri, gran parte inoffensivi. Con l’ingresso di Mertens si sposta a sinistra, e scompare.
     
  • Milik 4,5 - Il duello tutto polacco con Piatek lo vede uscire con le ossa rotte: l’avversario con due tiri fa due gol, lui non è fortunato in un gioco di rimpalli davanti a Donnarumma. Un sinistro dalla distanza è debole e al 74’ si impappina con la palla tra i piedi.
     
  • Ancelotti 5 - Cambia giocatori ed idea di gioco, ma Maksimovic non è Albiol e sul gol del vantaggio l’errore è grave. L’approccio è statico e di norma tocca all’allenatore preparare bene la partita: al limite dell’anonimo, se non per un paio di occasioni bloccare tranquillamente da Donnarumma. I suoi sono meritatamente sotto di due al 35’, nonostante siano maggiormente nella metà campo rossonera. Con i cambi torna ad essere offensivo come sabato scorso: nella ripresa la squadra, tutto sommato, un minimo migliora e controlla gioco e territorio: il Milan, che rinuncia a giocare se non in ripartenza, si chiude dietro. Azzurri inizialmente svogliati, molli e con un solo obiettivo da qui a fine stagione: l’Europa League. Perché in campionato, a meno di tracolli non previsti, si finirà secondi. C’è il rischio concreto di parlare di stagione finita tra un mese, in caso di eliminazione in Europa? Speriamo di no. A trascinarlo nel baratro di San Siro sono quelli che dovrebbero valere di più: Allan, Milik, Insigne, Kouilbaly. Più Mertens dalla panchina.

di Claudio Russo (@claudioruss)

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