Pagelle Genoa-Napoli: 71 minuti senza un tiro in porta, quando poi è bastato muoversi in velocità per pareggiare

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Pagelle Genoa-Napoli: 71 minuti senza un tiro in porta, quando poi è bastato muoversi in velocità per pareggiare

Termina Il match per la 4a giornata di Serie A con il Napoli che ha affrontato il Genoa. Le pagelle Genoa Napoli su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Genoa Napoli.

Pagelle Genoa Napoli, i voti

di Claudio Russo (@claudioruss)

Meret 5,5 - Un pizzico di difficoltà sul destro dalla distanza di Retegui, è trascinato anche lui nel buco nero generale a prescindere dai gol.

Di Lorenzo 5,5 - Serve di prima Elmas in avvio, taglio interessante in obliquo che lo porta al tiro. Almeno sembra aver voglia, d’altronde è capitano. Perde anche lui Retegui sul 2-0.

Ostigard 5,5 - Retegui è un bel torello, gioca un sacco di palloni ma è la seconda volta in un anno e mezzo che gioca dal 1’ con Juan Jesus. Meret lo colpisce in uscita sull’azione del raddoppio.

Juan Jesus 5 - Libera di testa un forte cross di Sabelli, sul destro dalla distanza di Retegui esce con quel tanto di ritardo che gli permette di calciatore. Bani gli sfugge alle spalle e segna in Serie A dopo oltre tre anni (era il 1 febbraio 2020).

Mario Rui 5 - Qualche errore di precisione in avvio, Sabelli ha una buona libertà sulla fascia. Arriva al tiro, di destro. Perde Retegui con Di Lorenzo. (Dal 59’ Olivera 6 - Un uno-due con Kvaratskhelia, ci vuole poco per far meglio di chi gli fa posto)

Anguissa 4,5 - Ogni tanto trova lo spazio libero in cui ricevere palla, spinta in area di rigore sul gol: fallo o meno, non convince, non è reattivo, esce giustamente. Se è questo, vale almeno mezzo uomo in meno. (Dal 58’ Raspadori 6,5 - Gettato lì, il gol è una saetta delle sue e arriva in una posizione più vicina a Osimhen)

Lobotka 5,5 - Lo si nota per la prima volta al 21’, quando accorcia su Frendrup pericolosamente da solo in area di rigore. Posizionamenti giusti, e mica bastano. Garcia l’aveva detto, il passato è passato: stasera è tornato anonimo come prima che arrivasse Spalletti. (Dal 75’ Cajuste 6,5 - Entra e porge un assist a Raspadori dopo un inserimento, è questione di movimento per aprire uno spazio)

Zielinski 6,5 - Un’idea per Di Lorenzo, un’illuminazione fine a se stessa. Se deve giocare da solo perchè la manovra è fiacca, non può fare miracoli. Non appena entra Cajuste, lo serve nell’inserimento e arriva il 2-1. E poi è precisissimo per Politano.

Elmas 5 - Gli servono 13 secondi per farsi ammonire, tre minuti per seguire in ritardo un avversario che arriva al cross. Poi esce giustamente dopo non aver creato nulla. (Dal 46’ Politano 6,5 - Dal suo mancino può partire qualche cross, se solo ci fossero idee concrete a livello di squadra: si dimentica il pallone al 78’, si fa perdonare )

Osimhen 5,5 - Un rimpallo sfortunato all’8’, qualche accelerazione, prova a puntare Bani ma se cercato sempre in verticale basta arretrare i centrali per limitarlo.

Kvaratskhelia 5,5 - Si accentra alla ricerca di palloni che non ottiene mai nella prima mezz’ora, fino all’ammonizione di De Winter e Retegui: è roba di cinque minuti, prima di prendere una botta. Poi un’altra sfuriata al 64’, il primo tiro in porta della partita è al 72’ ed è centrale. Gesto da rivedere al momento del cambio. (Dall’89’ Zerbin SV)

Garcia 5,5 - Schiera la coppia di centrali che lo scorso anno ha messo assieme le briciole (una sola volta dal 1’ in Coppa Italia), ma rientra nell’ottica del turnover. Gilardino dal 4-4-2 passa al 3-5-2, i suoi riescono a trovare spazi solo quando hanno velocità - e non accade quasi mai nella prima mezz’ora, fino al momento in cui si accende Kvaratskhelia. Ma il Genoa passa in vantaggio con merito, certificando fragilità visibili nel momento in cui il Napoli viene attaccato. Zero tiri in porta, come capitato già ad aprile con Spalletti, ma più in generale una lentezza sfiancante nella costruzione dei primi 45 minuti. Nella ripresa si passa anche al 4-2-3-1, al 55’ è allucinante la poca reattività con allegati spazi sulla trequarti. Sul 2-0 Retegui è solo e la difesa è preoccupantemente immobile nel riposizionarsi. Si gioca i cambi e ottiene un pareggio, bastava inserire qualcuno con un po’ di vitalità. Ma i primi 71 minuti sono scioccanti, per come si era messa il Napoli ne esce con un punto guadagnato e non è tranquillizzante.

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