Pagelle Fiorentina-Napoli: altro che il signor Kravastelia, i contratti da rispettare

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Pagelle Fiorentina-Napoli: altro che il signor <i>Kravastelia</i>, i contratti da rispettare

Pagelle Fiorentina-Napoli, i voti della partita

Termina il match per la 37a giornata di Serie A con il Napoli che ha affrontato la Fiorentina. Le pagelle Fiorentina-Napoli su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Fiorentina-Napoli.

Pagelle Fiorentina-Napoli, voti della partita

di Claudio Russo (@claudioruss)

Meret 6 - Tiene bene il destro di Beltran, un pizzico di apprensione quando chiama palla e poi sbatte su Ostigard. Il sinistro di Biraghi è imparabile, il destro di Nzola lo era sicuramente di più - ma non la vede partire.

Mazzocchi 6 - Torna dal 1’ dopo quasi 90 giorni, la Fiorentina lascia praterie in cui si allunga che è un piacere: non che costruisca qualcosa nel primo tempo, molto meglio nella ripresa quando porge a Politano un pallone che andrà sul palo. Grinta e cuore, almeno lui.

Rrahmani 6 - Usa le mani per allontanare Martinez Quarta, di mestiere, per battere in porta il vantaggio. Confeziona con Politano il 2-1 Fiorentina, sfiora la traversa con un’altra testata a metà ripresa.

Ostigard 6 - Disturba Beltran al primo cross che arriva in area. Onesto senza fronzoli, lascia passare poco o nulla: sembrava dovesse uscire ma stringe i denti.

Olivera 6 - Segue Kvaratskhelia sulla fascia quando quest’ultimo è più centrale, in fase difensiva Dodò arriva sul fondo più di una volta. Contrasta, blocca tiri, salva qualche situazione: lotta.

Anguissa 5,5 - Meglio di altre volte, anche grazie ad avversari compiacenti: tocca 13 palloni in tutto il primo tempo, un bel taglio in avvio di ripresa, un inserimento con Raspadori nel finale. Poco incisivo nei contrasti, solo uno.

Lobotka 6 - Aiuta i compagni ad uscire dal primo pressing, è fondamentale nell’abbassarsi e ripartire subito. Tocca con la mano il pallone che dà la riscossa alla Fiorentina.

Cajuste 5 - Ha un’ottima opportunità al 12’, tira malissimo. Gironzola toccando pochi palloni, completando tre passaggi in 45’ e perdendo sei duelli su otto. Ammonizione dubbia, tocca venti palloni in tutto e completa cinque passaggi.

Politano 6 - Trova il corner giusto per raggiungere il suo personale record di gol in cui è coinvolto - 15, meglio del Sassuolo 2017/18. Appoggia a Nzola il pallone del 2-1, ma questo non gli varrà come assist. Trova il palo nella ripresa, un salvataggio di Terracciano. (Dal 76’ Ngonge SV - L’acquisto di De Laurentiis prova un cross che finisce direttamente sul fondo)

Simeone 5 - Titolare dopo tre mesi dall’ultima volta, si sbatte nel cercare di ripulire palloni e spazzarli via. Un destro ampiamente fuori misura al 71’, perchè va bene sacrificarsi ma un attaccante ogni tanto vorrebbe tirare. (Dal 76’ Raspadori SV - Un brivido nel finale)

Kvaratskhelia 7 - De Laurentiis gli ha sbagliato il cognome in conferenza, lui sbaglia il tocco al 13’ e ci riprova di destro subito dopo. Persiste nel dribbling, Dodò fatica a tenerlo (e gli fa fallo prima dell’1-1). Uomo solo contro tutti, prende una marea di calci. E la punizione del 2-2 è un gioiello, altro che il signor Kravastelia, i contratti da rispettare bla bla bla. (Dall’87’ Lindstrom SV)

Calzona 5,5 - De Laurentiis gli ha tolto l’incombenza di dover andare per forza in Europa, il Napoli è ordinato, aggressivo, in avvio è tante cose che non è mai stato: un solo gol, eppure ci sono più chance per poter fare il secondo gol. Poi la Fiorentina riesce a distendersi, ad arrivare più di una volta in area ma solo per vie esterne. Dura una mezz’ora, il tempo di commettere un errore che genera confusione ed incertezza - la costruzione del 2-1 Fiorentina è un indice. Nel momento in cui la squadra si allunga, la Fiorentina trova spazi ma non fa male. Anzi, il secondo tempo è a tinte azzurre dal gol di Kvaratskhelia - che toglie, ma perchè? - fino agli ultimi dieci minuti. Una partita che vive di folate, che lascia rimpianti, che tiene aperta una minima chance di salvaguardare la striscia di qualificazioni consecutive alle competizioni UEFA. Il Napoli subisce gol da 16 incontri di fila in Serie A (ultimo clean sheet nello 0-0 contro la Lazio, il 28 gennaio scorso); l’unica occasione in cui la squadra partenopea ha fatto peggio nella competizione risale al periodo tra agosto 1997 e gennaio 1998 (17 in quel caso, quando sulla panchina azzurra si avvicendarono Bortolo Mutti, Carlo Mazzone e Giovanni Galeone). Con il Lecce per chiudere in bruttezza.

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