Reina 5,5 - Da novembre 2015 non fa registrare un tris di clean sheet, ovvero porta inviolata. Pronto sul destro, citofonato, di Baselli; sfortunato in occasione del gol di Belotti, male nel non mantenere la sfera su Rossettini (fallo? Chissà). Altro che clean sheet...
Hysaj 6 - Sulla fascia, nei primi minuti, riesce a trovare molto spazio ma rischia di rovinare tutto con alcuni controlli poco precisi: meglio quando ci mette il fisico per affrontare gli attaccanti granata (7 recuperi).
Albiol 6 - Attento nelle chiusure, quando il pallone capita dalle sue parti a prescindere se sia in possesso di Belotti o di un altro attaccante granata. Peccato unicamente per il fallo da rigore.
Chiriches 7 - Belotti nelle ultime cinque ha segnato cinque gol e dato un assist, niente male effettivamente: lo accompagna dopo un quarto d'ora, con il Gallo che chiude troppo il sinistro. Ad un certo punto si inventa bomber, fa partire e poi chiude l'azione del 4-1: mezzo voto in più solo per la caparbietà nel crederci. Per lui anche otto palloni recuperati.
Ghoulam 6,5 - Dopo un paio di minuti scalda il suo sinistro mandando Hart per aria: qualche errorino venale in fase d'appoggio, ma la spinta non manca mai.
Zielinski 6 - Nel giro di venti secondi brucia Valdifiori sullo scatto breve e poi sbaglia un comodo appoggio: Piotr sguscia via in mezzo agli avversari, ma stavolta i protagonisti sono altri. (Dal 73' Allan SV)
Jorginho 6,5 - Negli occhi restano gli splendidi suggerimenti - due - per Insigne verso la mezz'ora di gioco, ma sono i suoi numeri (e l'assenza di marcature) ad impressionare: 67 passaggi su 70 nel primo tempo, 96 su 102 al termine e cinque palloni recuperati. Anche se al 62' corre un rischio inutile, non capendosi al meglio con Albiol. (Dal 69' Diawara SV)
Hamsik 6,5 - E' il centrocampista che ha mandato più volte al tiro un compagno (38 volte, 6 in maniera vincente): stavolta può andare in gol lui stesso, ma una scivolata in corner glielo nega. Chiude il primo tempo con una serie di palleggi che il San Paolo apprezza. L'incornata, su inserimento, al 63' meritava maggiori fortune così come la conclusione un quarto d'ora più tardi.
Callejon 7 - Serve un buon pallone per Hamsik, ma De Silvestri blocca tutto; si rifà subito dopo, mandando in gol Mertens. Sfiora il gol in più occasioni, trovando davanti spesso l'opposizione di Barreca oppure il fondo: il pallone non entra? E lui sforna assist, il secondo stavolta per Chiriches (24 passaggi completati nella trequarti offensiva).
Mertens 9 - Centravanti, vero o falso che sia, ancora una volta: toccato duro da Moretti, un minuto e mezzo dopo da rapace d'area mette dentro il gol del vantaggio. Non si ferma, però: si guadagna il rigore del raddoppio e fa uno-due, si avventa sul rimpallo e fa tripletta nel giro di nove minuti. Cosa gli si vuole dire di più? Sei gol in due partite, sette in 108 minuti totali (nelle ultime 22 partite ne aveva mesis a segno sei), oggi tre in 544 secondi e dopo 22 anni due triplette consecutive in Serie A. Ma non poteva non chiudere col botto: il 5-2 è da applausi e fa saltare tutte le statistiche, stop. Tutti a casa.
Insigne 7 - Si fa vedere dopo una decina di minuti, quando prova a sfondare in mezzo a due avversari: al momento del rigore del 2-0, Mertens gli vorrebbe lasciare il pallone ma Lorenzo lascia fare. Chiama Hart al salvataggio al 33', e qualche minuto più tardi impatta bene...centrando l'esterno della rete. Attivissimo in zona offensiva, fa partire una serie di filtranti in diagonale che purtroppo non vengono concretizzati: . (Dall'81' Giaccherini SV)
Sarri 7 - Il Napoli, al San Paolo, batte regolarmente il Toro da tre partite ed è vincitore di sei degli ultimi sette faccia-a-faccia: l'undici schierato da Mihajlovic lascia pensare ad un Toro pronto alla ripartenza rapida, quantomeno gli azzurri iniziano con un buon pressing a partire dagli attaccanti. Se il gol del vantaggio è oggettivamente meritato, quello del raddoppio dà tranquillità ed è frutto dell'errore difensivo. Quello del tris, però, è il risultato di una azione che vede coinvolti tutti e tre gli attaccanti: davvero bella da vedere, e Torino asfaltato in ventidue minuti. La squadra si diverte, certo non rinuncia ad attaccare quando ne ha la possibilità (72% di possesso palla all'intervallo con 359 passaggi completati, 66% e 696 passaggi al termine): il gol subito arriva ed è sfortunato, e con esso il Torino prova a reagire guadagnando qualche metro ed inserendo sempre maggiore talento offensivo. Nonostante ciò, gli azzurri non demordono mai: l'esempio più lampante è Chiriches, che si fa 60 metri di corsa sul gol del 4-1. Il resto in teoria sarebbe accademia, con tanto di manita servita da un Mertens supersonico, ma il rigore del 5-3 fa sì che la squadra non possa mai rifiatare. Non fa capire nulla a Mihajlovic, ma d'altro canto subire tre gol in una partita dominata, beh...non benissimo: qualcosina da rivedere c'è sempre.
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