Reina 5,5 - Il tiro di Rincon, seppur molto forte, è centrale e francamente poteva fare di più, forse posizionandosi meglio. Ma alla fine ha tutte le sembianze della papera. E ciò non può che influire.
Hysaj 6,5 - Dalle sue parti si aggira Diego Laxalt, però l'albanese si fa vedere molto di più in fase propositiva quando riesce ad arrivare con facilità al cross: dal suo piede arriva l'assist per il gol del pareggio. Uno dei più positivi, che carattere.
Albiol 5,5 - Attento in copertura su Pavoletti, col quale fa a spallate, ma alla mezz'ora si fa infilare e commette un brutto errore. Non è una delle migliori partite, in qualche occasione non riesce a dare la sensazione di sicurezza a cui ci aveva abituato.
Koulibaly 5,5 - Perde un rimpallo con Rincon, e quest'ultimo scaraventa il pallone in rete. Si fa ammonire per 'salvare' l'erroraccio di Albiol, nella ripresa un'altra disattenzione viene 'graziata' da Cerci. D'altronde è sempre soggetto a cali di concentrazione, e l'ex Milan lo salta in più di una occasione. Un filino meglio del compagno di squadra, ma non convince.
Ghoulam 5,5 - Può dare continuità alla buona prova offerta la settimana scorsa al Barbera, purtroppo non va esattamente così nel primo tempo quando viene chiamato poco in causa e non brilla. Meglio nella ripresa, quando ha più spazi, ma il passo indietro è evidente
Allan 6,5 - Il brasiliano si dedica all'interdizione, fase in cui fa registrare 5 recuperi nella prima mezz'ora, e quando può prova l'inserimento in profondità. Cresce col passare dei minuti, strappando palloni e gettandosi in avanti con convinzione.
Jorginho 6 - Deve festeggiare la prima convocazione in nazionale, ma i suoi 44 passaggi al 30' (contro i 48 totali del Genoa!) non portano a molto. Si fa ammonire quasi per frustrazione, quando tira giù Rincon. Giostra la sua solita mole enorme di passaggi, prova meno vistosa di quella di Palermo.
Hamsik 6 - A Palermo aveva fatto maluccio e non aveva inciso, stavolta Perin gli strozza l'urlo in gola negandogli il gol che gli avrebbe permesso di raggiungere Maradona. Sul finire del primo tempo spreca un pallone sotto porta, nella ripresa è molto più nel vivo del gioco: una prestazione a due facce, ma l'alternanza di giocate orride e giocate da applausi (il pallone del 2-1 per Higuain è suo) è qualcosa che conosciamo ormai da tempo. La media è tra il 5 del primo ed il 7 del secondo, sia chiaro.
Callejon 5,5 - Il primo sussulto sotto porta è il suo, dopo nemmeno 240 secondi, poi De Maio gli toglie il pallone davanti a Perin. Ogni tanto non si fa trovare al posto giusto nel momento giusto, lì dove dovrebbero arrivare i palloni che non vengono stoppati dall'ex Real Madrid. (Dal 59' Mertens 6 - Entra col piglio giusto, con intensità e voglia di fare. Meglio dello spagnolo, seppur con compiti diversi)
Higuain 7,5 - Il Pipita può assaltare il proprio record di marcature in un singolo campionato, forte anche di tre gol nei due match giocati al San Paolo contro il Genoa. Guida lui la riscossa (anche con un certo nervosismo) alla ricerca del pareggio, sebbene non tutti lo seguano: perde l'attimo al 41' e Laxalt mette in angolo. Ma tanto gli basta un pallone per far esultare...ed un altro per far mettere le mani nei capelli. Sempre Laxalt gli salva un pallone sulla linea, poi decide di volerla vincere da solo e inventa un destro a giro che fa crollare il San Paolo. 30 e lode. (Dall'88' El Kaddouri 6,5 - Entra e segna, cosa volere di più?)
Insigne 6 - Torna in nazionale dopo i dissidi con Conte, ma il suo primo tempo non rende giustizia alla chiamata: la marcatura di Gabriel Silva lo sfianca, l'unica volta in cui si ritrova davanti alla porta colpisce fiaccamente di testa. In alcune occasioni sembra quasi non voler osare, anche quando ne ha la possibilità. (Dal 74' Gabbiadini 6 - Una ventina di minuti scarsi, dopo averne accumulati - in campionato - circa novanta da novembre ad oggi: sfiora il gol in acrobazia e serve l'assist ad El Kaddouri)
Sarri 6 - Diciottesima partita, su trenta, con lo stesso undici titolare per difendere il primato casalingo dell'intero campionato (36 punti) e l'imbattibilità al San Paolo contro una squadra che ha perso le ultime tre trasferte e non vince a Fuorigrotta da sette match. Eppure la partenza è sfortunata assai, perchè il Genoa passa praticamente con il primo pallone giocabile dopo dieci minuti, anche grazie al piazzamento sbagliato di Reina. Detto questo, così come contro il Chievo anche stavolta la reazione è veemente e le palle gol si sprecano: Perin più volte dice di no fino al 25', quando la qualità della manovra cala e gli azzurri sbagliano diversi semplici palloni. Un tiro subito e un gol subito, a fronte di tante occasioni non concretizzate (ed il 73% di possesso). Questo, però, è il primo tempo: la ripresa è tutt'altro, gli azzurri partono col botto ed il gol del pari regala un'iniezione di fiducia. Verso la metà della ripresa la squadra sembra sfilacciata, con i reparti molto lontani tra di loro: nonostante ciò, continuano a venir create occasioni che sbattono contro il pullman del Genoa. Per fortuna sua e del Napoli, Higuain veste la maglia azzurra: ma che fatica per ottenere questi tre punti.
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