Reina 6 - Applaudito da più o meno tutto lo stadio, a prescindere dalle voci di mercato sul Paris Saint-Germain: bucato da Cristante, ma la testata è angolatissima. Ci mette i pugni su Ilicic, smanaccia poco più tardi. Chiude con un giro di campo e qualche lacrima, chissà.
Maggio 5,5 - Titolare in campionato dopo sei mesi, ancora una volta con l'Atalanta: davanti a lui c'è Gomez, non l'ultimo arrivato, ed infatti al primo contrasto è fallo. Sul gol, vista la marcatura a zona, è fermo e Cristante gli salta in testa. Salvataggio fondamentale al 40', passaggio da dimenticare nel recupero. Forse lasciato troppo alla mercè degli avversari, anche se nella ripresa non corre molti rischi.
Albiol 6 - Duella con Petagna quando capita, dando una mano a Jorginho quando pressa (49 palloni toccati con l'85,4% d'efficienza al 45', al termine sono 84 con l'83,3%).
Koulibaly 6,5 - Di fisico e di tecnica quando fa a sportellate con un armadio chiamato Petagna, in qualche rara occasione nella ripresa recupera e si allunga troppo la palla prima di perderla. Ah, Petagna viene sostituito al 45': compito portato a termine, insomma.
Ghoulam 6,5 - Bel pallone per Mertens in avvio, poi l'uno-due al 22' con Dries viene intercettato proprio davanti al portiere: peccato. Si propone, ma spesso non viene trovato. Dal suo sinistro parte il corner che poi Zielinski tramuterà in gol. Gioca una marea di palloni, è l'unico a scollinare quota 100 arrivando fino a 119.
Zielinski 7 - Buonissimo guizzo al 20', ma Hamsik non continua l'azione. Elegante ed attivo, molto più di altri: anche un tiro, moscio, a fine primo tempo. Sbaglia poco, ma tocca anche pochi palloni nei primi 45'. Ma al 56' si inventa un gol che ricorda quello di Cigarini al Milan: che sassata! (Dal 75' Rog 6,5 - Si fa rincorrere per una decina di metri da Kurtic, prima che quest'ultimo gli assesti un calcetto di frustrazione. Poi Mertens gli serve la palla della tranquillità: primo gol in azzurro per lui)
Jorginho 6 - Dopo una buona prova contro il Nizza, inizia pressato da Freuler e Cristante e continua non trovando tantissimi spazi dove gestire il pallone: bravo ad intervenire sul cross di Hateboer alla mezz'ora, sbaglia poco: 87,5% di passaggi riusciti su 57 palloni giocati. (Dal 66' Diawara 6 - Dentro per dare maggiore fisicità)
Hamsik 4,5 - Sempre in campo, anche se dovesse cascare il mondo: anche se il rendimeno non è dei migliori. L'unico pallone interessante è al 42', ribattuto. 75% su 52 passaggi nel primo tempo, la percentuale peggiore della squadra. Al limite del dannoso. (Dal 58' Allan 6,5 - Intelligenza al servizio dei compagni, ed anche molti più polmoni di chi gli ha ceduto il posto: gli servono tre minuti per mettere il sigillo sul match, con la verticalizzazione che porta al 2-1. Per il resto al 75' fa esaltare lo stadio con una buona progressione)
Callejon 5,5 - Va a dare una mano, in avvio, a Maggio in copertura su Gomez. Ma è Cristante a saltargli alle spalle per lo 0-1. Sfortunatissimo al 34', quando davanti alla porta non la mette dentro. Taglia molto all'interno, ogni tanto il pallone non gli viene negato da un difensore orobico. E' suo il pallone del 3-1, ma è una partita da più ombre che luci, tutto sommato.
Mertens 6,5 - Dries in otto partite con l'Atalanta in A non ha mai segnato: dopo nemmeno dieci minuti ha superato Palomino per due volte ma incontra i guantoni di Berisha, con lo stesso portiere che vince un rimpallo in uscita dall'area. Dopo una partita opaca si riprende col gol del vantaggio, all'82' con una giocata manda al bar il difensore...ed il pallone in curva: sarebbe stato fenomenale.
Insigne 6 - Stessa statistica di Mertens (solo contro la Roma conta più presenze senza gol - nove), prova a farlo segnare all'11'. Perde l'attimo al 19' quando potrebbe ripartire in contropiede, poi propone a Callejon un pallone che andava solo spinto dentro. Frettoloso, non ha voglia di aspettare e spesso questo lo porta a sbagliare appoggi anche semplici: col pareggio si sveglia, e dà a Mertens il 2-1 guadagnandosi la sufficienza.
Sarri 6 - Due cambi rispetto a Nizza, di cui uno obbligato: la rivincita con l'Atalanta è dovuta, dato che gli orobici sono l’unica squadra contro la quale gli azzurri non hanno segnato nello scorso campionato. Costretto a mettere Maggio, ma le marcature saltano sul calcio da fermo che porta Cristante a segnare: un difetto atavico. Reazione sì, ma non con l'impeto classico: per un po' il Napoli sembra assente, poi si ravviva arrivando ad un passo dal pareggio con Callejon. L'Atalanta sfrutta le debolezze azzurre, dai calci piazzati ai cambi di gioco da una fascia all'altra, e sfiora il raddoppio vincendo tanti rimpalli. Gasperini lo scherza per un tempo e anche più, fortunatamente l'episodio gira a favore degli azzurri con il missile di Zielinski: inizia un'altra partita, subito capovolta grazie all'invenzione di Allan - azzeccatissima la sostituzione - che porta al vantaggio. Ma fino al gol del pareggio la squadra ha sofferto davvero tanto, prima di giocare come sa e trovando la vittoria.
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