Reina 6 - Non può mettere la maglia gialla, quella che gli piace tanto. Mai realmente chiamato in causa, lo spagnolo però c'è. Peccato per il gol subito.
Hysaj 6,5 - La sfida tra i cognomi difficili da pronunciare, dal suo lato c'è l'austriaco Kragl, finisce sostanzialmente in parità. Non è tra i migliori, l'ammonizione era evitabilissima, però sgroppa sulla fascia destra che è un piacere.
Albiol 6,5 - Il primo momento in cui ci si accorge di lui è in occasione del gol, quando da rapace d'area, dietro Blanchard, allunga la gamba e colpisce il pallone: l'iberico resta attento in difesa, quando il pallone è dalle sue parti.
Koulibaly 6,5 - Impetuoso, ancora un altro intervento fondamentale in chiusura. Se Kalidou migliorasse sotto il profilo della continuità, evitando di incappare nei famosi "cinque minuti di cazzate", sarà difficile non vedersi recapitare offerte monstre sul mercato.
Strinic 6 - Dagli zero minuti totalizzati fino alla maglia da titolare al Matusa, si destreggia bene e non demerita sebbene sbagli ad uscire su Tonev in occasione dell'1-5.
Allan 6,5 - Torna dall'inizio, si mette subito al servizio della squadra con le doti che gli hanno permesso di imporsi ad alti livelli: impreziosisce il tutto con quello stop ad inizio ripresa, per il resto tanta energia ed un piedino perfetto: sbaglia solo 6 passaggi su 83.
Jorginho 6,5 - Ritorna in cabina di regia dopo lo stupido rosso rimediato a Bergamo, e subito mette in mostra un buon agonismo in fase di contrasto. Sbaglia pochissimo, al 70' aveva 89 passaggi completati su 98. Chiude con 123 su 134: 55 in meno dell'intero Frosinone.
Hamsik 7 - 300 partite con la maglia del Napoli, bandiera azzurra se ce n'è una: Marek aiuta il centrocampo quando il Frosinone inizia a pressare, poi si getta negli spazi che i padroni di casa lasciano nella loro trequarti e corona (e vale mezzo voto in più) la cifra tonda in azzurro con il colpo da biliardo dello 0-3. Molto bene anche in fase di costruzione, sbaglia pochi passaggi (87 su 97). (Dal 77' Chalobah SV)
Callejon 6,5 - Non avrà segnato per diciotto partite di campionato, ma la sua importanza in mezzo al campo è totale: Sarri adorava Croce ad Empoli, e adora José a Napoli per la sua duttilità: dove lo mette, lì riesce a rendere (specialmente nel primo tempo). Poi non segnerà, ma lo fanno i suoi compagni di squadra... (Dal 74' El Kaddouri SV)
Higuain 8 - Non gli è mai capitato di non segnare per due partite di fila in campionato, una sciccheria il colpo con la suola al 16' poi la difesa ciociara gli nega il gol dello 0-2 pochi minuti dopo. Si prende gioco di Crivello e si guadagna il rigore del raddoppio. Troppo più forte degli altri in campo, intelligentemente porta via Diakitè facilitando il tiro di Hamsik. Poi fa impazzire la difesa del Frosinone, ma anche tutti i tifosi azzurri, e si merita la standing ovation. (Dal 65' Gabbiadini 7 - Un gol perfetto, con quel sinistro si potrebbe andare a fare la guerra con tranquillità)
Mertens 6,5 - Chance dall'inizio per il belga, che ha bisogno di qualche minuto per prendere le dovute misure in campo: dal suo destro parte il corner che vale il vantaggio, l'ex PSV Eindhoven è comunque sempre molto attivo. Gli manca giusto il gol.
Sarri 7,5 - Il Napoli è la squadra che ha segnato di più su azione in questo campionato, mentre il Frosinone è quella che ne ha incassati di più: due cambi nell'undici titolare (Ghoulam ed Insigne non dovranno nemmeno alzarsi dalla panchina), ed un gollonzo sventato dopo pochi minuti da Zappino. Il Frosinone pressa bene all'inizio, anche se crea poco in avanti: deve ringraziare il portiere ed...il sole, che può influire sul gol di Albiol, ma a quel punto la squadra di casa inizia a calare ed il rigore di Higuain sostanzialmente conferma la grande differenza di talento che c'è tra le due squadre. Il Napoli è la squadra più continua, è quella che ha cambiato di meno, è quella con una identità precisa frutto delle idee del suo allenatore: il primo posto al termine del girone d'andata, dopo 26 anni, è il giusto riconoscimento (così come il voto, che riassume questa prima parte di campionato), anche se non vale assolutamente nulla. Eppure negli ultimi dodici anni chi ha concluso le prime diciannove giornate al primo posto, è rimasto in quella posizione anche alla giornata numero trentotto.
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