Dino Zoff, ex portiere del Napoli dal 1967 al 1972, ha rilasciato un'intervista per l'edizione odierna de 'Il Mattino': «De Laurentiis ha fatto bene a dare fiducia a Benitez all'inizio della stagione, in un momento in cui la squadra sembrava davvero allo sbando».
Oggi è Benitez contro Zeman: lo spettacolo è assicurato?
«Lo spero. Sono due allenatori che puntano molto al gioco.Ma non sono gli unici due che in Italia fanno divertire».
Che rischi ci sono dopo una sosta per le nazionali?
«Di avere una squadra stanca per i viaggi. Ma ormai credo cheun po’ tutti siano abituati a questi ritmi. Ai miei tempi era una gran fatica già giocare la domenica dopo una gara internazionale di mercoledì».
Il Cagliari di Zeman è un avversario difficile?
«Non credo che in Italia ci siano partite facili facili. Se non dai il massimo dell’impegno non vinci... E lo stesso vale per il Cagliari».
Lei esonerò Zeman nel 97 quando era presidente della Lazio e spesso in quegli anni vi beccavate
«Le cose non andavano bene ma la decisione la prese Cragnotti che decise pure di farmi tornare in panchina. Io accettai».
Benitez ha dato ragione al boemo per la storia delle farmaci e nel calcio e per la sua lotta al doping negli anni Novanta
«Ha detto così? Forse lo ha fatto per rispetto alla lunga carriera di Zeman».
Questo Napoli può sognare lo scudetto?
«Non lo so. Il campionato è lunghissimo, tutto è ancora possibile. Anche se Roma e Juventus lotteranno fino all’ultima giornata per il titolo. Spero che sia davvero una corsa a tre, anche per rendere il campionato ancora più emozionante».
È un problema il fatto che Benitez sia un allenatore in scadenza?
«Per carità. Lo sarebbe se non fosse un tecnico di personalità. Ma non mipare che sia il suo caso. Le voci di addio o di riconferma in questo caso non arrivano neppure nello spogliatoio. E se arrivano non lo turbano neppure un po’».
Anche la difesa ora appare d’acciaio?
«Mi ha impressionato Koulibaly. Ma bene tutta la retroguardia, non solo lui: c’è più ordine e cinismo rispetto alle prime giornate di campionato».
Le piace Rafael?
«Sì, è uno di quei portieri moderni che tanto vanno di moda. Poi è giovane: in serie A sono tanti i portieri giovani e per fortuna anche italiani».
Chi è quello che le piace di più?
«Perin mi sembra che abbia tecnicae reattività. E poi ha carattere, quello che ti fa limitare i danni nei momenti complicati».
Oggi tra Napoli e Cagliari come finisce?
«Se una squadra ha 21 punti e un’altra 10 è facile dire chi è la favorita».