Zampagna: "Il calcio di Benitez è discontinuo, capisco la rabbia di Higuain: vuole sempre di più dai compagni"

L'ex attaccante, tra le altre anche del Sassuolo, Riccardo Zampagna, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Vivicentro.it a proposito della sfida col Napoli di lunedì sera: "Il calcio di Benitez mi piace, ma è discontinuo e non ha equilibri. Passa da gare belle a gare meno belle e questo incide sulla classifica del Napoli che con maggiore continuità, avrebbe potuto dare filo da torcere anche alla Juventus per lo scudetto".

Come interpreti questo nervosismo di Higuain, che resta comunque goleador indiscusso di questo gruppo?

"Non si può parlare che bene di lui. E' un atteggiamento positivo, l'attaccante vorrebbe sempre qualcosa di più dai compagni. L'arrabbiatura fa parte del suo carattere: io, per esempio, mi arrabbiavo di più e per questo lo capisco. Vuole migliorarsi e far bene, essere nervoso fa parte del gioco, non esserlo mi preoccupa".

Lunedì al San Paolo arriverà il Sassuolo, altra tua ex squadra. Una gara da non sottovalutare per gli azzurri contro un avversario difficile da affrontare

"Il Sassuolo è cambiato tantissimo e non è più una meteora, ma una certezza della serie A. Se la gioca con tutte ed è sempre una squadra dura da affrontare. Sarà una gara piacevole bella da guardare anche sotto il profilo tecnico-tattico".

Di Francesco fa giocare benissimo questi ragazzi e poi con Berardi e Zaza tutto diventa più facile

"Sono giocatori che sanno fare la differenza: hanno gamba, sono giovani e hanno voglia di emergere. Vivono un buon momento e vogliono fare la differenza. La testa è l'elemento principale in un calciatore, quella che ti fa diventare forte".

Compattezza e grinta, le armi del Sassuolo. Voglia di vincere e qualità, le armi del Napoli. Chi la spunterà?

"E' da tripla, con il Sassuolo e con il Napoli non si sa mai. Gli azzurri hanno bisogno di maggiore equilibrio".

La Roma è in affanno, questo Napoli può centrare il secondo posto che vale la Champions diretta?

"E' probabile, ci può stare...".