A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Vinicio Verza, ex calciatore di Milan, Juve e Como. Di seguito, un estratto dell’intervista così come riportata dall'emittente.
Un allenatore può stancarsi di determinate dinamiche e decidere di lasciare la squadra? “Negli ultimi giorni si parla di un Antonio Conte infastidito dal mancato mercato di gennaio del Napoli, tanto che potrebbe voler andare via a giugno, ma esiste anche una società con un presidente che investe e ha dei limiti di budget. Se un allenatore vuole determinati giocatori e questi non sono acquistabili, non è colpa della società. Conte sta facendo un campionato al di sopra delle aspettative, e il suo metodo è sempre stato quello di mettere pressione a tutti, società compresa. Tuttavia, ha firmato un contratto e dovrebbe rispettarlo, considerando anche le esigenze del club. Sarebbe opportuno che Conte smentisse e mettesse un punto alla questione, ma lui non ha mai smentito nulla in passato, è sempre andato avanti per la sua strada. Quando ha sentito la necessità di andarsene, lo ha fatto. È il suo modo di essere, proprio come alcuni calciatori: o li accetti così o non li prendi.”
Ha giocato anche con la maglia del Como, che oggi è una squadra insidiosa, capace di mettere in difficoltà gli avversari grazie al possesso palla e alla qualità di alcuni singoli. Che insidie potrebbe nascondere questa gara per il Napoli di Antonio Conte? “Il Como è una squadra ben allenata, con giocatori che vogliono mettersi in mostra. Sarà una partita insidiosa, anche se il Napoli ha tutte le qualità per imporsi. Il campionato italiano è complicato, e spesso gli episodi fanno la differenza. Bisogna fare attenzione.”
Le lancio una provocazione: se Lukaku segnasse di più, il Napoli avrebbe meno difficoltà? “Lukaku è un centravanti e il suo compito è fare gol, ma si sta anche sacrificando per la squadra. Bisogna considerare che è andato via Kvaratskhelia, un giocatore che creava molte occasioni. Spesso chi guarda solo i voti del lunedì non considera i compiti assegnati dall'allenatore. Un giocatore va valutato anche per il lavoro che fa per la squadra, non solo per i gol segnati. Un calciatore che si limita a leggere le pagelle il lunedì mattina, è calcisticamente ignorante.”