“Abbiamo passato una bella Pasqua, ormai non posso nascondere che sono tifoso del Napoli. Gli azzurri devono approfittare del calendario favorevole che hanno, piccoli particolari possono fare la differenza.”
“È una situazione complicata. Noi giocavamo in Europa League, prendevamo l’aereo in tarda serata per tornare a Napoli e poi dovevamo preparare la partita seguente. È una situazione di vantaggio che i Partenopei devono sfruttare.”
“Il Presidente mi ha accolto bene, è stato sempre presente. Non è facile passare da una realtà come Empoli a una top squadra come Napoli. Abbiamo riso e scherzato, e l’ansia è passata.”
“Maurizio ha un’ideologia di gioco fantastica, ti portava a cercare il difensore per poi trovare il filtrante per i centrocampisti. Mi esaltavo. Con l’Empoli, per esempio, abbiamo giocato con il 4-4-2 che si trasformava in un 4-3-1-2, ed è stato il nostro modo di giocare per tre anni.”
“Empoli è una città che merita, i tifosi sono sempre vicini alla squadra. È un club dove nascono tante promesse. Spero per loro che si salvino, lo devono ai tifosi.”
“Stavo ancora a Empoli, lo staff tecnico mi chiamò, eravamo tutti insieme. È gratificante, ero contentissimo. Il tragitto fino a Coverciano è emozionante, mi porterò sempre nel cuore la prima volta che ho urlato l’inno della Nazionale all’Allianz Stadium.”
“È un allenatore che pretende molto, il lavoro è la prima cosa. Io ho avuto la fortuna di giocare per lui con la Nazionale. Potevo fare qualunque cosa pur di restarci.”
“Non sarà facile sostituire un giocatore come Lobotka, tutti i compagni lo cercano. Gilmour sta facendo bene, ma servono innesti dal mercato e sarà difficile da rimpiazzare.”
“Far parte dello staff tecnico della Nazionale Maltese è un onore. Devo fare ancora tanta gavetta, non mi sento ancora pronto per allenare una prima squadra in solitaria.”